Felice Sena sorveglia il “giardino dei giusti” di Sant’Angelo dei Lombardi

Nel giorno della "Festa della Repubblica" la cerimonia di intitolazione del sito all'eroe santangiolese che ha salvato centinaia di ebrei dalla deportazione. Marandino: un esempio da seguire per tanti giovani e motivo di orgoglio per la comunità"

Felice Sena sorveglia il “giardino dei giusti” di Sant’Angelo dei Lombardi. Sulle note della colonna sonora de “La vita è bella” è stato scoperto il masso della memoria che affida al vicebrigadiere eroe di Sant’Angelo dei Lombardi Felice Sena l’intitolazione del “giardino dei giusti”. Una cerimonia animata dal racconto del personaggio interpretato da Antonio Nivone e intervallato dalla condivisione della biografia “Le ricerche hanno dato esito negativo” a cura di Katja Cogliano, che ha emozionato i presenti, oltre alle autorità civili, militari e religiose intervenute.

La cerimonia è stata aperta dal sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Marco Marandino, che nel giorno della Festa della Liberazione ha sottolineato l’alto valore simbolico della cerimonia promossa dall’amministrazione comunale, richiamando i valori della libertà e della democrazia. “Celebriamo oggi Felice Sena, un personaggio inimitabile e un eroe della seconda guerra mondiale: il “questorino” di Sant’Angelo dei Lombardi che salvò la vita a centinaia di ebrei e che oggi viene ricordato dalla comunità con un macigno di pietra carico di significato” ha esordito Marandino. “Nel giorno della Festa della Repubblica celebriamo la democrazia delle persone, dei numeri e delle parole” continua il sindaco, accennando alla scarcerazione di Giovanni Brusca e invitando i cittadini a riflettere sulle efferatezze commesse dagli uomini.

Felice Sena sorveglia il “giardino dei giusti” di Sant’Angelo dei Lombardi

“Felice Sena ci ha dato la possibilità di ritornare in questo luogo per tributare a lui un riconoscimento. Deve essere un vero modello riferimento per la comunità, allontanando cattivi maestri. Felice Sena nasce a Sant’Angelo nel 1909, poi si trasferì a Caserta e a Verona nel 1931. Dipendente della Questura di Verona, decise di stare dalla parte più scomoda, quella dei giusti. Insieme ad altri, non rivelò mai a nessuno, nemmeno agli affetti più intimi, quello che stavano compiendo. Disobbedì alla legge per seguire i principi della democrazia: attraverso moduli prestampati salvò gli ebrei senza mai confidarlo a nessuno. Non ha mai seguito la vanità e la gloria, senza parole vuote portò la salvezza alle persone, contro il rischio concreto di cattura da parte delle milizie naziste. Felice Sena è un nostro esempio, un modello da seguire bella nostra vita. Tutti noi produciamo delle scelte: schieriamoci per il giusto”.

Grazie al suo operato su 300 ebrei solo 34 furono deportati, mentre tutti gli altri furono messi in salvo. A vivificare il suo ricordo, l’uomo e il vicebrigadiere, il nipote Jacopo e il pronipote Matteo, presenti alla cerimonia per sugellare un rinnovato rapporto delle nuove generazioni con la comunità di Sant’Angelo, e per tributare un messaggio di impegno civile per le nuove generazioni. “Mio nonno mi aveva chiesto di ritornare nella sua Sant’Angelo, e oggi posso dire che quel viaggio è stato compiuto, ma con un altro Felice, mio figlio, che porta il suo nome” ha commentato il nipote Jacopo.

Felice Sena sorveglia il “giardino dei giusti” di Sant’Angelo dei Lombardi

Presenti alla cerimonia anche il vice questore Rocco Rafaniello, che si è detto onorato di essere partecipe della cerimonia. “Questo poliziotto che si è distinto in questo modo mi ha commosso. Ho ritrovato una foto di Felice Sena che porta per mano una bambina nell’archivio storico della Polizia che consegnerò alla famiglia”. Presente anche l’Associazione Nazionale dei Carabinieri sezione di Sant’Angelo dei Lombardi, una rappresentanza della compagnia dei carabinieri di Sant’Angelo, il vescovo Monsignor Pasquale Cascio, insieme a Don Piero Fulchini e a Monsignor Tarcisio Gambalonga.

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