Abitare la prossimità, Ezio Manzini ne parla da ideaW&Book

Tra i maggiori studiosi in campo internazionale del design per la sostenibilità giovedì 3 giugno alle 18 approfondirà i temi del suo libro con Adele Picone. Diretta streaming

«Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti» è il tema dell’incontro organizzato giovedì 3 giugno alle 18 da “ideaW&Book”. L’ospite è Ezio Manzini, docente al Politecnico di Milano, uno dei maggiori studiosi in campo internazionale del design per la sostenibilità e autore del libro pubblicato da Egea che ha per titolo proprio “Abitare la prossimità”. Con lui Adele Picone, coordinatrice del Dipartimento di Architettura presso l’Università “Federico II” di Napoli.

IdeaW&Book

“ideaW&Book” è il progetto promosso da Generoso Picone, Ugo Morelli, Giancarlo Blasi e Franco Festa. L’incontro è organizzato in collaborazione con la libreria Mondadori di Avellino. Per poter assistere alla presentazione ci si potrà collegare al link ideawebook.com/diretta e alla pagina facebook MondadoriBookstoreAvellino. Prossimo appuntamento nel programma di “ideaW&Book” quello del 17 giugno alle 18, quando sarà la volta di Massimo Carlotto con il suo nuovo romanzo “E verrà un altro inverno” (Rizzoli): la presentazione sarà affidata a Franco Festa. Per maggiori informazioni si può consultare la pagina ideawebook.com.


Il focus
Abitare la prossimità di Ezio Manzini

Nel grande ciclo di affreschi “Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo”, che Ambrogio Lorenzetti dipinse a Siena nel 1338, nella parete del Buon Governo si vede quella che ai suoi tempi si pensava avrebbe dovuto essere una città ben governata: una città compatta, ricca di luoghi pubblici e privati in cui diversi gruppi di persone sono intenti in una varietà di attività produttive e di consumo; una città complessa che ribolle di vita, circondata da una campagna a sua volta ricca e diversificata. La città ben governata che Lorenzetti mostra ha dei caratteri che per molti versi la rendono simile a quella che oggi potremmo definire una “città delle prossimità”: una città a scala umana, densa e diversificata nelle funzioni, caratterizzata da spazi pubblici e da un mix di attività residenziali e produttive. Una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché, come in quella di Lorenzetti, la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere – e si può volere fare – è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione.


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