Casette di Aquilonia, il Comitato chiede il referendum

Il comitato replica al comunicato dell'amministrazione comunale guidata da Giancarlo De Vito e annuncia una interrogazione parlamentare, oltre al coinvolgimento di Francesco Todisco. "Non possiamo permettere che venga smantellato il centro storico"

Casette di Aquilonia, il Comitato chiede il referendum. Il 5 marzo scorso l’amministrazione comunale di Aquilonia guidata da Giancarlo De Vito ha deliberato sull’abbattimento di sei casette asismiche del 1930. Ma gli edifici sono ancora al centro di un serrato braccio di ferro che dura da anni fra Comune e il Comitato “palazzine bene comune” che si oppone all’abbattimento e, intende promuoverne invece la valorizzazione architettonica come simbolo di storia locale.

Da tempo infatti il gruppo di cittadini riuniti in comitato, forte della raccolta di oltre 700 firme e del sostegno di Vinicio Capossela, Franco Arminio, Vito Teti e numerosi altri intellettuali e docenti universitari, chiede senza successo al Sindaco De Vito un dibattito pubblico sul destino di questo patrimonio edilizio che costituisce il centro storico della cittadina irpina. Nel suo comunicato intanto, il sindaco De Vito ricorda che la Commissione regionale per il patrimonio culturale del MiBACT ha negato “l’interesse culturale” delle casette. Il Comitato dal suo canto evidenzia la contraddittorietà del pronunciamento e elenca le argomentazioni  sostegno della tesi esposta.

Il Sindaco – prosegue il Comitato – finora si era sempre nascosto dietro l’ultimo documento del ministero con un pilatesco “non lo dico io, lo dice il MiBACT” ma ora finalmente sostiene anche lui, come noi, che il valore culturale di un manufatto “va oltre il mancato riconoscimento del vincolo da parte del Ministero”. De Vito conferma l’abbattimento sacrificando le sei “casette” che hanno il significato storico più importante, mentre concede un contentino alla conservazione parlando di quelle di Via Calabrese, che sono due e hanno valore minore.

Sebbene la deliberazione di abbattimento sia immediatamente eseguibile, il confronto continua e si allargano i sostegni politici alle posizioni del Comitato Palazzine Bene Comune: un’interrogazione parlamentare è stata depositata da senatori dei Fratelli d’Italia, altre di provenienza politica opposta seguiranno; il consigliere regionale Todisco si è impegnato a sollecitare sul tema il pronunciamento della Regione Campania; tutti i gruppi di minoranza in consiglio comunale sono ormai schierati contro la demolizione delle casette e porteranno in assemblea mozioni per la revoca della deliberazione di abbattimento; la forza politica che nelle precedenti elezioni aveva sostenuto De Vito si è espressa chiaramente per la conservazione delle palazzine e per l’apertura al dibattito. «Ma è tempo di sentire direttamente la voce dei cittadini di Aquilonia», afferma il Comitato Palazzine Bene Comune: «se il Sindaco non li vuole sentire, proveremo a farli parlare chiedendo un referendum popolare consultivo». Il quesito è già allo studio.


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