Enrico Letta rilancia il Centrosinistra con i 5s e un Pd sui territori. Proclamato segretario del Partito Democratico con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti, ha incassato la fiducia su una linea politica e organizzativa precisa, che ha sintetizzato nel suo discorso all’assemblea riunita.

Enrico Letta, segretario del Partito Democratico

Il nuovo segretario dei Democratici rimette (al centro) il partito nel solco del più volte citato Romano Prodi, parlando di coalizione, di dialogo con imprese e dei corpi intermedi, di prossimità. Ma nell’elencare gli interlocutori, rievoca un nuovo schieramento de L’Ulivo con Speranza, Bonino, Calenda, Renzi, Bonelli e Fratoianni, da affiancare al Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte. Apre ai pentastellati, ma con la dovuta cautela: “Questo nostro Centrosinistra andrà all’incontro con i 5 Stelle che saranno guidati da Giuseppe Conte, non sapendo ancora come sarà il M5S guidato da Conte”. L’obiettivo è vincere le elezioni politiche del 2023 contro le Destre, conquistando la quota maggioritaria prevista dall’attuale legge elettorale che, evidentemente non cambierà. Anche l’ex premier oggi riferimento del Movimento apre con la necessaria prudenza: “Auguri di buon lavoro al nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta”, scrive Giuseppe Conte su Twitter. “Ha indicato tanti obiettivi sui quali è assolutamente necessario il confronto e il comune impegno per il bene del Paese”.

IL ‘NUOVO ULIVO’ DI ENRICO LETTA. Nel suo intervento durante l’assemblea in streaming, Il neo segretario del Pd ha lasciato pochi dubbi sulle sue intenzioni di rigenerare una vocazione maggioritaria del partito dentro la coalizione. “Dobbiamo pensare che abbiamo vinto e governato quando abbiamo fatto coalizione. Quando siamo andati per conto nostro abbiamo perso”, ha premesso, citando i successi de L’Ulibo targati Romano Prodi nel 1996 e nel 2006. “La coalizione è fondamentale: io ci credo”. Per questo, “dobbiamo costruire un nuovo Centrosinistra, su iniziativa e leadership del PD”. Di qui, i colloqui con tutti i leader dei partiti e l’incontro con i Cinque Stelle. Enrico Letta sa che il percorso è “difficile e molto ambizioso”, ma non c’è scelta: “Il Pd non farà mai un piccolo partito, deve avere l’ambizione di guidare una coalizione. Il primo test sono le amministrative ma il nostro obiettivo sono le politiche del 2023″.

ENRICO LETTA EVOCA IL PARTITO DELLE PROSSIMITÀ SUI TERRITORI (OLTRE LA RETE). Ma non sarà sufficiente creare alleanze, senza rifondare un partito delle prossimità sui territori. “Il dialogo sociale è venuto meno, riaprirò un colloquio con i rappresentanti delle imprese e dei corpi intermedi. Dobbiamo riaffermarci come partito della prossimità sui territori”, ha spiegato. “Dobbiamo sfidare la Lega sul territorio”. In vista del confronto con segreterie locali e circoli, ha annunciato l’impegno: “Darò a un membro della mia segreteria la responsabilità delle politiche di Prossimità, missione trasversale che riguarderà tutti i temi”. Il cantiere è aperto. La primavera ne misurerà i progressi.


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