«Negato a Calitri il centro vaccinale», il Sindaco scrive al Ministro

«NON RISPETTATE LE ESIGENZE DI 500 ANZIANI RESIDENTI, DISATTESI GLI IMPEGNI ASSUNTI». La nota di Michele Di Maio indirizzata a Prefetto, Governatore e Ministro della Salute per contestare la scelta delle sedi operata dall'Asl di Avellino

«È stato negato a Calitri il centro vaccinale, contravvenendo agli accordi». Così il Sindaco Michele Di Maio, che ha scritto al Prefetto di Avellino Paola Spena, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al Ministro della Salute Roberto Speranza, contestando le scelte adottate dalla Direzione Generale dell’Asl di Avellino.

Il sindaco di Calitri, Michele Di Maio

«NON RISPETTATE LE ESIGENZE DI 500 ANZIANI RESIDENTI A CALITRI». «Nella riunione del 9 gennaio scorso, presso il centro di Comunità di Sant’Angelo dei Lombardi, alla presenza dei 25 sindaci del distretto sanitario e della dirigente dell’ASL, si era deciso che Calitri fosse uno dei tre centri di vaccinazione, insieme a Sant’Angelo e Montella, in base ad una precisa scelta coincidente con le sedi del distretto e dei presidi sanitari», scrive Di Maio. Nel frattempo, «il sottoscritto si era adoperato per le prenotazioni degli anziani ultra ottantenni (circa 400) ed insieme ai medici di base, infermieri e volontari della Misericordia per organizzare due punti di raccolta per le vaccinazioni: uno per i Calitrani e l’altro per i cittadini dei paesi limitrofi». Purtroppo, prosegue, «la dirigente dell’Asl ha deciso che Calitri, nonostante la piena disponibilità, non debba essere centro vaccinale». E spiega: Aver negato a Calitri il centro vaccinale provoca «disagi enormi, vista la presenza di circa 500 anziani ultra ottantenni, presenti in paese. Nella giornata di domenica, con temperature sotto zero, con neve e ghiaccio sulle strade, addirittura, sono stati convocati per fare il vaccino, circa 10 pazienti del centro dialisi di Calitri, presso l’ospedale di Ariano Irpino». si legge nella nota.

Calitri

«BISACCIA IN LUOGO DI CALITRI: DISATTESI GLI IMPEGNI ASSUNTI». «La dottoressa Morgante ad una mia nota di disponibilità, protocollata il 4 febbraio scorso, mi ha risposto con un whatsApp alla mezzanotte di lunedì, preannunciando le vaccinazioni presso il centro di Bisaccia», prosegue Di Maio. Nel merito, «ritengo che l’operato della dirigente sia scorretto sia nei modi sia nella sostanza. Il non accettare la collaborazione, gratuita per l’ASL, di ben tre comuni è di una gravità inaudita. In questo modo la pandemia non sarà mai fermata. Le responsabilità sono tutte da addossare all’ASL. Purtroppo ho constatato che i punti di vaccinazioni rispondono alle solite logiche politiche clientelari che poco hanno a che fare con la geografia dei luoghi e con i numeri demografici. Sia ben chiaro, nessuna lotta tra i Comuni, ben vengano altri centri di vaccinazione. Chiedo il rispetto della Comunità Calitrana. Spero in un ripensamento da parte della dirigente».


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