Dalila Nesci (M5s): da Conte parole responsabili, ora governo politico

L'intervento della deputata animatrice del think tank Parole Guerriere sugli sviluppi della crisi di governo, dopo l'assemblea del Movimento e le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio dimissionario

La deputata pentastellata Dalila Nesci è intervenuta subito dopo l’intervento del Presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte, che ha augurato buon lavoro al Premier incaricato Mario Draghi, confermando la propria disponibilità per il Movimento Cinque Stelle. «Il M5S ha sempre messo le idee prima dei nomi. Le parole di responsabilità e di unione che auspicavo sono finalmente arrivate da parte del prof. Giuseppe Conte. Lavoriamo tutti insieme e uniti per il bene del Paese con un governo politico. Oggi sia la giornata del confronto sulle priorità dell’Italia», afferma l’on. Dalila Nesci, deputato del M5s, animatrice del think tank Parole Guerriere.

Dalila Nesci, parlamentare del M5s, esponente del think thank ‘Parole Guerriere’

In mattinata era intervenuta per esortare il Movimento a valutare il merito dei programmi, anteponendo i contenuti ai nomi. «Ieri in assemblea abbiamo avuto un confronto molto costruttivo. Con grande senso di responsabilità abbiamo messo da parte le posizioni pregiudiziali. La parola chiave è ‘confronto’. Oggi, nel giorno delle consultazioni, parliamo di temi cari al M5S. Se dalle consultazioni con il Presidente incaricato emergeranno le priorità di completare il piano vaccini, sconfiggere il Covid-19 e far dunque ripartire l’economia, e se fosse pronunciata una parola chiara contraria alla direzione del Mes, a favore del mantenimento e miglioramento del reddito di cittadinanza, così come se le politiche del Recovery Plan coincideranno con investimenti in sanità, con la digitalizzazione, la riconversione industriale in senso green e una maggiore attenzione alla scuola e alla formazione, per noi sarà un grande passo in avanti». Dalila Nesci ricorda che «il M5S ha sempre messo le idee prima dei nomi e se questi temi potranno essere garantiti da una presenza politica forte nell’Esecutivo, allora siamo convinti che staremmo imboccando la strada giusta per il bene del nostro Paese, in un momento drammatico come questo».

IL MONITO ALL’UNITÀ. Nella giornata di ieri la deputata pentastellata era intervenuta prima dell’assemblea, consigliando al Movimento responsabilità e coesione. «Bisogna restare uniti per costruire in queste ore un esecutivo politico. Si riparta dalle parole e dalla scelta del Presidente Mattarella e si tenga linea comune con PD e Leu. Mi aspetto dal prof. Giuseppe Conte parole di responsabilità per aiutarci in questa impresa», aveva dichiarato, distinguendosi come sostenitrice del dialogo all’interno di quella che era stata la maggioranza del Conte bis, a salvaguardia del programma politico e di governo anche nel prosieguo della Legislatura. Non a caso, già in mattinata aveva rilasciato una dichiarazione in questa direzione sulla situazione politica, dopo la rottura delle trattative per un nuovo governo guidato da Giuseppe Conte, quando il dibattito interno registrava posizioni diverse. «Basta giocare a nascondino», aveva ammonito. «Per dire no alla soluzione individuata dal Presidente Mattarella bisognerebbe avere pronta una valida alternativa politica. Chi ha condotto le trattative e ci ha portato sin qui dovrebbe farsi delle domande sul proprio ruolo».

PAROLE GUERRIERE. L’iniziativa ‘Parole Guerriere’ è nata nel 2017 da un’idea di Diego Antonio Nesci. Autofinanziata e senza scopo di lucro, «vive dell’apporto spontaneo dei fondatori e di tutte le persone che vi credono e a vario titolo vi partecipano. Grazie al costante sostegno della Deputata Dalila Nesci, abbiamo già realizzato 21 Incontri alla Camera dei Deputati e in varie città d’Italia e un Festival sull’Europa», si legge sul sito del gruppo. «Consapevoli dell’enorme potere creativo della parola e della dinamica pensiero-parola-azione che sottende l’agire dell’essere umano, con Parole Guerriere a Montecitorio, nelle Regioni, in Rete ci proponiamo di sollecitare la classe politica e l’opinione pubblica a confrontarsi sulle grandi questioni – dal clima alla tecnologia, dalla demografia alla geopolitica – che riguardano il destino del Pianeta e dell’Uomo. Il nostro obiettivo è quello di superare la logica della ricerca affannosa del consenso di breve periodo: siamo convinti che solo il confronto sui grandi temi etici possa conferire un senso profondo all’agire politico».


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