Raffaello Sanzio, al Goleto convegno sull’arte del sublime

Oltre ad essere stato il fatidico anno della pandemia da Covid-19, delle restrizioni e del distanziamento sociale, il 2020 è stato anche l’anno del Cinquecentenario di Raffaello Sanzio. Era nostro dovere italiano rendere omaggio a uno dei più grandi artisti del nostro Rinascimento. Il 30 dicembre 2020 si è svolto presso la sala conferenze dell’Abbazia del Goleto, in pieno rispetto delle norme anti-covid, il convegno “L’Arte del Sublime”.
L’ evento è stato ideato e moderato da Anna Di Paolo, la quale si è, particolarmente, soffermata sull’opera de “La Fornarina”, cogliendo l’occasione e il mezzo per poter esaltare la dote simbolica dell’artista.

Evento condiviso e sostenuto da Giovanni Marino, Presidente dell’Officina culturale “La Casa di Giuseppe Casciaro”. Egli, senza forzatura o stravaganza alcuna, ha individuato ed esaltato alcuni punti di contatto formale e sostanziale tra il pittore fine ‘800 Giuseppe Casciaro e Raffaello. Con grande sensibilità intellettuale, sfumature critiche e dettagliata analisi artistica, è intervenuto il prof. Enzo di Gianni, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico “De Luca” di Avellino. Egli, insieme a suo figlio Luca, studente e amante del settore, ha illustrato Raffaello a più voci, accompagnando delle bellissime immagini proiettate sullo schermo. Il tutto seguito da convenuti attenti e interessati. Oltre al percorso artistico, Raffaello viene eternamente ricordato per la sua pacata e armoniosa condotta, nonostante un vissuto non sempre facile. Quiete e armonia, in questo periodo più che mai, ben augurante a noi tutti.

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