Blitz anti camorra ad Avellino, l’ex sindaco Ciampi: un sistema aveva messo le mani sulla città

SOLIDARIETÀ DEL CONSIGLIERE REGIONALE PENTASTELLATO E DELL'ASSOCIAZIONE CONTROVENTO «SULL'ATTACCO ALL'INFORMAZIONE DEL SINDACO FESTA». Gli interventi sull'operazione della Dda di queste ore e sulle polemiche suscitate dalla mancata costituzione in giudizio di alcuni Comuni nel processo contro il nuovo clan Partenio

La torre dell'orologio, simbolo medievale della città di Avellino

Tra le reazioni al blitz anti camorra ad Avellino eseguito da Carabinieri e Guardia di Finanza coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea c’è quella dell’ex sindaco Ciampi, oggi consigliere regionale per il Movimento 5 Stelle: «Viene fuori dalle indagini un sistema che aveva messo le mani sulla città», afferma. Così come l’Associazione Controvento, che interviene con una nota, rappresenta la propria solidarietà ai giornalisti per la polemica con il Sindaco Festa a proposito della mancata costituzione in giudizio nel processo contro il Nuovo Clan Partenio.

Vincenzo Ciampi

IL CONSIGLIERE REGIONALE ED EX SINDACO DI AVELLINO VINCENZO CIAMPI: «UN SISTEMA AVEVA MESSO LE MANI SULLA CITTÀ». Il consigliere regionale Vincenzo Ciampi, esponente del Movimento Cinque Stelle e già Sindaco di Avellino, interviene per segnalare la portata del blitz anti camorra ad Avellino. «L’operazione della Dda che ha messo in ginocchio l’organizzazione criminale legata al Clan Partenio ad Avellino e Mercogliano svela definitivamente un sistema che aveva messo le mani su gangli vitali della città», scrive Vincenzo Ciampi, ex sindaco di Avellino, ora consigliere regionale. «Gravissimi i reati contestati: associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico-mafioso, turbata libertà degli incanti, Falsità materiale, truffa, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. Il lavoro essenziale dei magistrati e delle forze dell’ordine ha già portato all’avvio di un processo proprio in questi giorni, ora si apre un secondo filone di uguale gravità e che sconcerta per il livello di penetrazione nella società irpina. Sono stati messi a rischio anche valori essenziali come quelli del libero accesso al voto e il diritto all’intrapresa: non abbasseremo la guardia e saremo vicini a cittadini e imprenditori che hanno sofferto questi drammatici anni». Nell’occasione, «esprimo solidarietà ai giornalisti del Mattino e di Irpinia tv, che sono stati duramente colpiti nella loro professionalità dalle parole del sindaco di Avellino Festa, dopo la diffusione delle informazioni relative alla mancata costituzione del Comune come parte civile al processo appena iniziato relativo alla prima inchiesta sul Clan Partenio».

Generoso Picone, Presidente della Associazione “Controvento”, già Vicesindaco e Assessore del Comune di Avellino nelle Giunte presiedute da Antonio Di Nunno

SOLIDARIETÀ DELL’ASSOCIAZIONE CONTROVENTO «SULL’ATTACCO ALL’INFORMAZIONE DEL SINDACO FESTA». «L’associazione Controvento esprime la più convinta solidarietà nei confronti dei giornalisti e degli organi d’informazione così volgarmente attaccati dal sindaco Gianluca Festa», si legge in una nota. «Quanto ha affermato è di una gravità assoluta e rappresenta – secondo Controvento – il punto limite del degrado del discorso pubblico in una città allo sbando», si legge nel comunicato. «Mentre Festa blaterava e tentava di porre goffi rimedi alla decisione prima presa di non voler costituire il comune di Avellino parte civile nel processo al clan Partenio, era in preparazione l’operazione delle forze dell’ordine che questa mattina ha portato a ulteriori arresti e sequestri ai danni dell’organizzazione. L’inadeguatezza di questo sindaco è ormai assolutamente manifesta».


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