Alla Fca di Pratola Serra dal 2021 in produzione motori per il Ducato. Altieri (Uilm): la crisi è finita

SI CONSOLIDA LA PRODUZIONE DI MASCHERINE, MA TORNANO I VEICOLI COMMERCIALI. Il segretario della Uilm Avellino annuncia la fine della cassa integrazione dopo 11 anni di crisi dello stabilimento. "Pratola Serra dovrà avere una missione produttiva nei prossimi anni e attendiamo un pronunciamento di Fiat"

Alla Fca di Pratola Serra dal 2021 in produzione veicoli commerciali. Mentre aumenta ancora la produzione di mascherine, il sindacato segnala tra pochi mesi si torneranno a costruire motori. In queste ore il Ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha fatto sapere, intervenendo alla Camera, che 4200 dipendenti di FCA rientreranno dagli ammortizzatori sociali. La novità va riferita agli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco, ma anche a quelli di Modena, Cassino e Pomigliano. In questo lotto anche Pratola Serra, spiega Altieri. La Fca irpina ottiene il “pieno regime” sulla produzione di mascherine, per ora resta “esclusa” dalla produzione dell’elettrico, ma non dalla strategia complessiva della Fiat Chrysler Automobiles, che conta sulla fabbrica avellinese per la produzione dei motori per veicoli commerciali. Ottimista il segretario generale della Uilm di Avellino Gaetano Altieri, che parla di pieno reintegro degli operai dalla cassa integrazione dopo 11 anni di incertezze e tentennamenti. «Continueremo a produrre mascherine per i prossimi due anni, ma all’inizio del 2021 partirà la produzione per le forniture Ducato e per i veicoli commerciali con una produzione di 150mila motori all’anno», annuncia Alteri. «Lo stabilimento avrà una bella boccata d’ossigeno, superando gli ammortizzatori sociali e non sarà più necessario fare ricorso alla cassa integrazione».

Gaetano Altieri, della Uilm Avellino

«ALLA FCA DI PRATOLA SERRA DAL 2021 SI RIPRENDE LA LINEA TRACCIATA NEL PIANO INDUSTRIALE». Dopo 11 anni l’azienda di Pratola Serra dovrebbe tornare ad una stabilità. «Quello che succederà nel medio termine non può saperlo nessuno, e ci possiamo limitare a ipotizzare quello che si potrà verificare in tre/quattro anni al massimo. La produzione delle mascherine oggi impiega circa 400 operai e una buona parte dello stabilimento», spiega Altieri. «Se aggiungiamo l’impiego di tutta la forza lavoro, con l’altra metà dello stabilimento per la produzione dei veicoli commerciali, avremmo finalmente chiuso la partita. Lo stabilimento della Fca sarebbe vicino alla piena occupazione dopo 11 anni di cassa integrazione», aggiunge Altieri.

Gli stabilimenti FCA di Pratola Serra, nell’area industriale di Pianodardine, alle porte di Avellino

IN ATTESA DI STELLANTIS. «La produzione delle mascherine è soltanto una misura tampone, che garantisce la forza lavoro e il mantenimento della produttività dello stabilimento, in attesa di una puntuale strategia industriale con la definizione di un ruolo specifico per Pratola Serra nel ventaglio produttivo della multinazionale». Secondo Altieri, «quando il Diesel uscirà dal mercato Pratola Serra individuerà la missione produttiva che gli è stata assegnata, in base alla evoluzione delle nuove tecnologie, alla crescita del mercato in generale e ad altri fattori. Per il momento bisogna stare con i piedi per terra: mascherine e veicoli commerciali ci garantiscono i prossimi 3/4 anni, poi vedremo». Per la Uilm lo stabilimento ha i margini per guardare avanti, in attesa di una svolta che riguarderà l’intero settore dell’automotive in Italia. «Le prospettive attuali sono migliori rispetto a quelle di un anno fa: nonostante la dichiarazione di fuoriuscita progressiva del Diesel dal mercato, una fetta di produzione viene conservata e rafforzata. Noi sindacati siamo impegnati a blindare Pratola Serra come stabilimento strategico produttivo, ma anche a garantire che la missione produttiva conferisca la piena occupazione dei lavoratori, senza esuberi e cassa integrazione». Dal prossimo anno il nuovo marchio Stellantis concretizzerà a livello industriale l’accordo tra il gruppo torinese e PSA. Il 2021 dirà quale futuro attenderà la Fca in Italia, oltre che a Pratola Serra.


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