Agricoltura in Campania e nuovo Psr, Cia: rilancio in 8 punti

Nel primo giorno del secondo mandato il Governatore Vincenzo De Luca al lavoro per le regole della nuova programmazione da inviare al Governo centrale e a Bruxelles. Il Presidente degli Agricoltori, Mastrocinque: «Vogliamo affermare un cambio di passo con il prossimo settennato europeo e chiediamo la condivisione di tecnici e politica»

La Confederazione Italiana Agricoltori ha presentato al Governatore rieletto un piano di proposte in 8 punti per agricoltura in Campania e nuovo Psr 2021-27, ma non solo. Cia Agricoltura chiede il fascicolo digitale e fondi sulla formazione, per ammodernare e rendere più competitivo un settore ritenuto chiave pe la ripresa economica regionale post Covid. Dopo gli operatori della sanità, il Governatore Vincenzo De Luca ha incontrato le organizzazioni agricole a Napoli nelle prima ore dopo la conferma, facendo il punto con la struttura sulle nuove regole. Per il settore primario incombe la scadenza per la piattaforma programmatica del prossimo settennato europeo 2021-27. A breve ci sarà un nuovo incontro per fare il punto sulla situazione. Gli Agricoltori chiedono anche un assessore all’Agricoltura in una regione dove questo comparto è propulsivo e trainante per l’intera economia.

Il presidente della Cia Campania Alessandro Mastrocinque con il Governatore Vincenzo De Luca

«SEMPLIFICARE LE PROCEDURE DEL PSR FONDAMENTALE». Già in campagna elettorale durante un incontro a Benevento, il presidente della Cia Campania Alessandro Mastrocinque aveva incalzato il presidente nella convocazione di una riunione per la definizione delle nuove coordinate della programmazione del comparto agricolo. «La nuova politica agricola comunitaria e il Psr sono stati gli argomenti all’ordine del giorno discussi con il Governatore De Luca e Filippo Diasco, in vista della definizione di un programma da inviare al Governo e alla Comunità Europea» ha spiegato Mastrocinque. All’incontro hanno preso parte le quattro organizzazioni agricole regionali, per partecipare alla stesura delle nuove linee guida che dovranno essere applicate nella nuova agenda. Come già ampiamente anticipato, la Cia chiede il superamento della vecchia struttura che ha impegnato i bandi regionali, per convergere verso uno snellimento complessivo delle procedure e una massiccia sburocratizzazione, oltre alla formazione professionale e all’utilizzo delle tecnologie.

Un treno Freccia Rossa attraverso i campi di grano nel Mezzogiorno

«EVITARE I RITARDI DEL PSR 2014-20», LE PROPOSTE. «Vorremmo evitare i ritardi registrati nell’ultima programmazione», spiegano i rappresentanti della CIA Agricoltura. Si intende proporre «l’innovazione tecnologica come obiettivo principale dei nuovi bandi, oltre alla ricerca, acqua e filiera produttiva dei nostri punti di forza», spiega il presidente. Nella rosa dei temi portati al tavolo, sono stati citati anche gli aiuti alle filiere in difficoltà, ovvero vitivinicole, bufaline e floricoltura, ma anche un Piano di Sviluppo Regionale semplice e condiviso dal basso, per azzerare l’iter burocratico. Si chiedono la semplificazione amministrativa e il fascicolo digitale. «Nella piena condivisione di intenti, ci siamo aggiornati ad un nuovo incontro che si terrà fra una settimana, per consentire alle organizzazioni di elaborare una proposta, e di condividerla oltre che con gli uffici tecnici guidati da Filippo Diasco, anche con la parte politica e con il Governatore» continua.

Alessandro Mastrocinque- Presidente Cia – Agricoltori Italiani – Campania

AGRICOLTURA IN CAMPANIA E NUOVO PSR, MASTROCINQUE: «AMMODERNAMENTO E FORMAZIONE SONO PRIORITARIE PER LA CRESCITA DI LAVORO E IMPRESE». «Siamo pienamente convinti che la prossima agenda europea dovrà consentire investimenti sulla formazione: non abbiamo più bisogno di garantire supporto per acquistare macchinari e trattori, ma di rafforzare le sperimentazioni e investire sulla conoscenza. Vogliamo formare nuovi imprenditori, e renderli capaci di cogliere le nuove sfide che si presentano sul mercato», puntualizza Mastrocinque. Gli obiettivi candidati dalla Cia si incrociano con il metodo applicato alla macchina concorsuale di accesso ai finanziamenti. «Abbiamo proposto la semplificazione con il 90% in meno del carico burocratico attuale, attraverso la pubblicazione di misure semplici che vanno nella direzione del fascicolo digitale, per eliminare completamente la carta. Su questo abbiamo incontrato il pieno accordo di De Luca. Con il Governatore è stata affrontata la possibilità di istituire un ente pagatore regionale che fosse in grado di ammortizzare i tempi di Agea in merito al riconoscimento economico alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di superare le difficoltà e consentire al settore un vero decollo e un ampliamento in termini di occupabilità». E conclude: «Il settore agricolo deve poter ampliare la sua capacità di proposta alle industrie, all’agroalimentare, al turismo. Quello che vogliamo inaugurare con l’apertura della prossima agenda europea è un sostanziale cambio di passo rispetto al passato, per costruire sviluppo e offrire opportunità di lavoro», conclude. Agricoltura in Campania e nuovo Psr si incrociano e si saldano in questa difficile fase di ripartenza dell’economia nel Mezzogiorno e in Italia, dunque. Gli Agricoltori chiedono un accesso sostenibile alle risorse disponibili.


Il documento

Di seguito gli otto punti che costituiscono il manifesto di Cia per la “Campania che Vogliamo”.

Il logo della Confederazione Italiana Agricoltori
    • Rivedere aiuti per i danni causati dai Cambiamenti Climatici
    • PSR semplice e più veloce con facoltà di delegare la spesa
    • Nominare un Assessore regionale all’Agricoltura
    • Filiera corta strutturata con Innovazione Digitale e Vendita diretta
    • Agevolazioni fiscali e detassazione per le imprese
    • Sostegno alle filiere, alla promozione dei nostri prodotti e alla partecipazione a fiere
    • Rafforzare le Infrastrutture materiali e immateriali
    • PIG per giovani e Borghi Rurali

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