L’Asl di Avellino smentisce la Cgil sui concorsi. La nota

La replica: «Le aziende pubbliche italiane hanno facoltà di modificare, sospendere o revocare il bando o riaprire e/o prorogare i termini di presentazione delle domande»

L’Asl di Avellino smentisce la Cgil a proposito di un comunicato stampa pubblicato su alcune testate giornalistiche in riferimento ai bandi di concorso. Di seguito il testo.


La nota

Con riferimento al comunicato stampa della Cgil apparso su alcune testate giornalistiche ieri 10/09/2020, l’ASL di Avellino smentisce la Cgil e fa presente che: le dichiarazioni riportate dal segretario generale CGIL Licia Morsa e dal segretario provinciale CGIL Pietro de Ciuceis sono prive di ogni fondamento e appaiono del tutto inesatte, strumentali e fuorvianti, sottolineando ipotetiche “incongruenze” che tali non sono. Infatti l’ASL precisa che, ai sensi dell’art.21 quinquies della Legge n.241/90  tutti i bandi di concorso indetti da questa ASL riportano tra le “Norme Finali” la facoltà, per legittimi motivi, di poter modificare, sospendere o revocare il bando o riaprire e/o prorogare i termini di presentazione delle domande. Le medesime norme sono riportate in tutti i bandi di concorso indetti dalle ASL e Aziende Ospedaliere non solo della Regione Campania ma anche delle altre Regioni d’Italia. I sigg. Segretari della CGIL possono facilmente verificare quanto sopra precisato, confrontando il bando in questione con i medesimi bandi a posti di infermiere pubblicati dal altre Aziende nel medesimo BURC n.167 del 24/08/2020.


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