Il colonnello Massimo Cagnazzo è in procinto di trasferirsi a Roma per un nuovo incarico. Questa mattina per il Comandante Provinciale dei Carabinieri ad Avellino è stato il momento del commiato dalle rappresentanze istituzionali e dalla città. Da lunedì gli succederà a Caserma Litto il Tenente Colonnello Luigi Bramati.
Ma nel congedarsi dopo tre anni dall’Irpinia, il Colonnello Cagnazzo ha avuto parole di stima e considerazione per la comunità locale, intervistato dai cronisti. «Vado via da una grande città e da una grande provincia», ha detto, definendo gli irpini «un popolo laborioso ed onesto». Pur con l’evidente rammarico di lasciare un luogo apprezzato, il Comandante dei Carabinieri di Avellino non ha nascosto la soddisfazione per i risultati conseguiti, riconosciuti nelle scorse settimane dallo stesso Procuratore Rosario Cantelmo, durante il suo saluto all’Arma prima di concludere il suo incarico nel capoluogo. «C’è la consapevolezza di aver contribuito a contrastare la criminalità organizzata», ha affermato, facendo riferimento sia alle attività investigative che interdittive. Il Colonnello ha sottolineato che molto resta da fare, ma ha rilevato come sia alta l’attenzione per questo territorio. Nonostante i risultati conseguiti sotto il suo comando dall’Arma dei Carabinieri in provincia di Avellino, il Colonnello Cagnazzo ha ammesso che di più si poteva fare e che tutto può essere perfezionato. Nell’accommiatarsi ha ricordato che il dovere dei Carabinieri è stare vicino alla gente, sottolineando che chi vive in provincia di Avellino sta dimostrando di aver sviluppato anticorpi rispetto al rischio di ulteriori infiltrazioni criminali. A questo proposito, ha sottolineato la necessità di investimenti nella videosorveglianza entro il perimetro provinciale, uno strumento di aiuto alle indagini, ma anche un deterrente importante per le azioni criminali ed eversive.
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