Camorra e infiltrazioni in Irpinia, il Ministro Lamorgese rafforza la Polizia

La risposta ad una interrogazione del senatore Sandro Ruotolo durante il Question time nell'aula di Palazzo Madama: «Massima attenzione per i territori della provincia di Avellino»

Il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese rafforzerà la Questura di Avellino per contrastare camorra e infiltrazioni in Irpinia. Le 455 unità in dotazione alla Polizia di Stato e Stradale in provincia di Avellino saranno potenziate con 14 rinforzi, ha annunciato rispondendo ad una interrogazione presentata dal senatore Sandro Ruotolo, nel corso del Question time a Palazzo Madama. Ruotolo aveva espresso preoccupazione per quella che ha definito l’escalation criminale in Irpinia, scandita dall’ultimo clamoroso episodio martedì, l’omicidio a San Martino Valle Caudina di Orazio De Paola, ritenuto dagli inquirenti il referente del clan camorristico Pagnozzi. Al momento, per l’omicidio è stato arrestato un uomo, accusato di aver teso un agguato al 58enne, freddato con almeno cinque colpi di pistola, di cui uno fatale alla testa. Ma le indagini dell’Antimafia sono tuttora in corso e gli sviluppi non prevedibili. Di fronte ai segnali lasciati in questi mesi da diversi episodi, Ruotolo ha espressamente richiesto una maggiore capacità repressiva delle forze dell’ordine, facendo riferimento anche ai possibili collegamenti e intrecci del territorio irpino con affari illeciti a Roma, nel Lazio e in Toscana.

Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno

Il Ministro ha risposto chiarendo che gli sviluppi criminali nelle Aree Interne della Campania hanno la massima attenzione del Viminale. Luciana Lamorgese ha sottolineato che «le forze di Polizia sono impegnate in una intensa attività di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni camorristiche in Irpinia, su cui l’attenzione dello Stato è massima, anche alla luce dell’analisi condotta sui fatti recenti». Nella sua replica il senatore Ruotolo, giornalista in prima linea contro i clan, si è detto soddisfatto per la posizione espressa dal Ministro, soffermandosi sulle ragioni. Nella fase in cui ritiene evidente la attuale capacità di controllare affari illeciti dei gruppi criminali organizzati, per Ruotolo è essenziale garantire ai cittadini che vivono in Valle Caudina e nel territorio della provincia di Avellino la massima risposta repressiva possibile delle forze dell’ordine, a cui vanno assicurati sufficienti uomini e mezzi.

Sandro Ruotolo

Ruotolo ha fatto riferimento all’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, nella quale si descrive la camorra di oggi silenziosa ma insidiosa, dotata di una marcata capacità di infiltrazione nella amministrazione pubblica e negli enti locali. La risposta del Ministro rappresenta la conferma di quanto il Governo oggi ritenga seria e pericolosa la presenza della criminalità organizzata in Campania anche nelle Aree Interne, dove per molti anni si è ritenuta la provincia di Avellino una zona franca. In queste ore nell’aula del Senato si è parlato di camorra e infiltrazioni in Irpinia come di un fatto acquisito.

Vincenzo Ciampi

L’EX SINDACO CIAMPI: RISPOSTA DELLO STATO DIMOSTRA CHE IL PERICOLO CAMORRA È REALE. Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex Sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi. «Il ministero dell’Interno invia poliziotti in Irpinia» perché «l’allarme camorra è reale. La risposta dello Stato non si fa attendere. I cittadini hanno bisogno di risposte in termini di riferimenti sul territorio. Le forze politiche devono concretamente proporre misure che riguardino il lavoro e i servizi sociali», scrive Ciampi in una nota. E conclude: «Si tratta di segnali inquietanti a cui vanno date risposte vere: lavoro vero che sconfigga il richiamo della criminalità sui giovani, istruzione che tolga dalla strada i più deboli, presenza forte dello Stato. Non c’è più tempo da perdere».


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