Camorra in Valle Caudina, l’allarme dei candidati: serve il coraggio della politica

Le reazioni all'agguato di San Martino. Il monito di Vincenzo Ciampi: «Occorre intervenire sulle aree isolate della provincia, dove la malavita organizzata continua a spadroneggiare». L'appello di Bruno Aliberti: «La società civile non lasci sole magistrature e forze dell'ordine»

A ventiquattro ore dall’agguato di San Martino, si levano le prime reazioni allarmate da parte di alcuni candidati regionali, che chiedono una reazione civile contro la camorra in Valle Caudina. Vincenzo Ciampi, ex sindaco di Avellino, in corsa nella lista del Movimento Cinque Stelle e Bruno Aliberti di ‘Noi Campani’ esprimono forte preoccupazione. «La politica abbia coraggio» è il monito che lancia in particolare Ciampi, mentre Aliberti chiede alla comunità e alle istituzioni di non lasciare sole forze dell’ordine e magistratura nell’opera di repressione e contrasto delle attività criminali.

Vincenzo Ciampi

VINCENZO CIAMPI: LE AREE DI CONFINE VANNO RECUPERATE CON POLITICHE DI RILANCIO DELLO SVILUPPO. La Valle Caudina di nuovo nell’incubo camorra», scrive su Facebook Campi. «Serve una politica per le aree più marginali della provincia, dove la malavita organizzata continua a spadroneggiare. Il lavoro e i collegamenti possono essere una risposta». E spiega: «L’area industriale di Airola (a due passi)  è ricca di imprese all’avanguardia nell’automotive, quella di Valle Caudina è a rischio desertificazione. I lotti industriali liberi sono un invito alla malavita a reclutare manodopera». In questo scenario, Ciampi segnala i ritardi nell’opera di infrastrutturazione, ma anche scelte discutibili sulla geografia giudiziaria. «Il decennale cantiere dell’Asse attrezzato Valle Caudina – Pianodardine  ha condannato la zona alla marginalità: la Valle Caudina non è più provincia di Avellino. Anche la soppressione della sezione staccata del tribunale di Avellino ha avuto il suo peso in questi anni: gli uffici vanno riaperti. In queste condizioni vince la camorra che spara in strada, controlla lo spaccio come dice il rapporto al Parlamento della Direzione antimafia. La Valle così non si scrollerà mai di dosso le famiglie criminali come il clan Pagnozzi che da San Martino si è esteso fino a Roma. Non possiamo stare più in silenzio».

Bruno Aliberti

BRUNO ALIBERTI: AVELLINO E L’IRPINIA NON SONO IMMUNI DALLA CAMORRA. : Del pericolo costituito dalla Camorra in Valle Caudina parla anche Bruno Aliberti, candidato della lista Noi Campani con Mastella, che interviene in merito agli ultimi fatti di cronaca verificatisi in provincia. «Quanto avvenuto nelle ultime settimane è un vero e proprio campanello d’allarme. Non possiamo abbassare la guardia. E’ fondamentale che lo Stato si affermi sul territorio facendo percepire la propria presenza attraverso maggiori controlli e rafforzando quei presidi fondamentali di legalità. Non è il tempo della retorica, non è il tempo di manifestazioni colorate, è questo il momento di unirsi intorno alle forze di pubblica sicurezza, di sostenere l’azione della magistratura», si legge nella nota. «Siamo pronti a contrastare con ogni i fenomeni criminali e per questo che saremo sempre esigenti verso i comportamenti della pubblica amministrazione, che deve essere la prima sentinella verso questo cancro, che purtroppo si estende sempre più anche nelle aree interne della Campania».

I Carabinieri di San Martino Valle Caudina

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