«L’industria irpina del legno è in crisi», allarme della Cgil

Il segretario Fiordellisi rilancia la vertenza nell'ambito della manifestazione programmata per il 18 settembre in Campania promossa da Maurizio Landini

«L’industria irpina del legno irpina è in crisi», segnala la Cgil, che lancia l’allarme. Il segretario Franco Fiordellisi cita i casi della Novolegno, irreversibilmente chiusa da molti mesi e i problemi accusati a Calitri da alcuni stabilimenti locali. Di queste vertenze il sindacato avellinese si occuperà durante la mobilitazione unitaria nazionale del 18 settembre, che avrà manifestazioni regionali e in Campania si svolgerà a Napoli con le conclusioni di Maurizio Landini.


L’industria irpina del legno è in crisi, manca la Politica

di Franco Fiordellisi | Segretario provinciale Cgil Avellino

Il Segretario della Cgil Avellino, Franco Fiordellisi

La vicenda Novolegno, del gruppo Fantoni, che ha dismesso l’attività ad Avellino licenziando più di 100 lavoratori, e che ha deciso di fare ingenti investimenti nella produzione di uguali manufatti ad Udine Osoppo potrebbe essere inserita tra le tantissime ingiustizie perpetrate in danno alla nostra terra ma anche verso lo Stato, se non fosse che tanta colpa è tutta della deputazione nazionale unitamente ai livelli regionali, per le mancate azioni e risposte ai lavoratori e ai sindacati che proponevano di avviare un polo di riuso e riciclo del legno, adeguando impianti e macchinari per non creare problemi all’ambiente e alle comunità locali, le quali hanno negli anni avuto problemi con gli scarichi in atmosfera e continuano a tenerne per gli scarichi di acque non depurate nel Sabato da parte di altri. È l’intero polo del legno che in Irpinia soffre: in questi mesi, infatti, anche la dismissione della Iavarone Legnami a Calitri e la forte crisi della HolzBau Sud sempre di Calitri, per mancati investimenti in impianti e macchinari, completano un quadro a tinte fosche.

La sede della Camera del Lavoro di Avellino

Come sindacato siamo messi alla gogna da rappresentanti istituzionali ai vari livelli, ma anche da parte di un manipolo di lavoratori, questo è il solito problema dello scarica barile ma noi ci assumiamo il peso della responsabilità e rilanciamo sul progetto eco sostenibile di riuso e riciclo del legno in sicurezza per i lavoratori e l’ambiente. Vogliamo portarlo avanti e unitariamente lo riproporremo al Governo nell’idea del Contratto istituzionale di sviluppo. Lo chiediamo con forza e chiediamo la disponibilità del Governo perché senza queste premesse non si può parlare di Green economy, di sviluppo sostenibile, di rilancio fondamentale del Sud e delle aree interne. Queste vicende, insieme a quelle di Fca, Ema e indotto Whirlpool, saranno riproposte nella mobilitazione unitaria nazionale del 18 Settembre che avrà manifestazioni regionali e in Campania si svolgerà a Napoli con le conclusioni di Maurizio Landini».


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