Neonata con raro diabete salvata al Policlinico Vanvitelli, trasferita dal Moscati di Avellino

Installato microinfusore di insulina in una bimba di 20 giorni e appena un chilogrammo di peso nata prematura

Neonata con raro diabete salvata al Policlinico Vanvitelli, dove era arrivata trasferita dall’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Nata venti giorni fa, la piccola pesa poco più di un chilo ed è affetta da diabete neonatale, una malattia rara che in Campania registra un caso ogni due anni e uno ogni 90mila nati in Italia. Viene definita «una piccola guerriera» dai medici, la bimba «ricoverata nella Terapia intensiva neonatale (TIN) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria ‘Luigi Vanvitelli’, dove le è stato impiantato un microinfusore integrato con sensore continuo di glicemia, in grado di sospendere automaticamente l’erogazione d’insulina», fanno sapere dal Policlinico. «Si tratta di un sensore predittivo che avverte se ci sono rischi di episodi di ipo o iperglicemia».

Neonata con raro diabete salvata al Policlinico Vanvitelli, trasferita dal Moscati di Avellino

Nel Reparto diretto da Antonio Giordano l’Azienda «offre alla piccola paziente una assistenza a 360 gradi potendo contare su pediatri, neonatologi, diabetologi neonatali presenti nel Policlinico», si legge in una nota. «La malattia rara è spesso associata al basso peso», si ricorda. L’intervento con esperti di più divisioni consente di facilitare il percorso con due team altamente specializzati impegnati sullo stesso caso. «La terapia è affidata ai professionisti della Clinica Diabetologica Pediatrica ‘G. Stoppoloni’, Centro di riferimento regionale (guidata dal professore Dario Iafusco, tra i maggiori esperti italiani di diabete neonatale) e, in particolar modo, alla dottoressa Angela Zanfardino (esperta di tecnologie per la gestione del diabete mellito)», sottolineano fonti del Policlinico. La neonata è sottoposta ad un «costante e attento monitoraggio», presso la Terapia intensiva neonatale guidata dal dottore Mauro Carpentieri. In questa Unità «per il solo 2019 sono stati ricoverati quasi 200 neonati. Di questi il 40% prematuri a basso peso; il 10% fa riferimento a neonati sotto i 1500 grammi» e «non sono mancati casi di neonati asfittici (terapia ipotermica)».


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