Sandra Lonardo saluta Forza Italia: non accetto la guida salviniana

La senatrice annuncia il passaggio al Gruppo Misto di Palazzo Madama con una lettera inviata alla Presidente Casellati. Il documento

Sandra Lonardo saluta Forza Italia e passa nel Gruppo Misto di Palazzo Madama. «Non accetto la guida salviniana», scrive in una lettera inviata alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nel merito, la senatrice esprime critiche alla svolta consumata nella linea politica dal suo ormai ex partito: «Ho provato a resistere fino a quando ho potuto ma, non condividendo più la strategia politica, che determinava soltanto una forma di contrapposizione meramente ideologica, e nonostante le affettuose premure di colleghi, con i quali ho lavorato in sintonia, che stimo e che lascio malvolentieri, ho deciso di fare questa mia scelta di rinnovata vita politica», si legge nella lettera, di seguito riportata.


Addio a una Forza Italia a trazione salviniana

La lettera di Sandra Lonardo alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

La senatrice Sandra Lonardo

Signora Presidente, la prego di prendere atto che, da questo momento, lascio il Gruppo di Forza Italia e chiedo di entrare nel Gruppo Misto. Una decisione non semplice, che darà adito a valutazioni disparate, alcune sincere, altre interessate. L’emergenza che vive il Paese richiede un apporto libero che guardi alla nostra gente, alla gente del Sud, in modo sereno e non con cattiverie ideologiche e goffamente populiste. La mia storia è diversa da quella che oggi esprime la coalizione nella quale sono stata eletta e alla quale ho dato un contributo, anche vistoso e rilevante, in termini elettorali. La guida Salviniana che si è imposta negli ultimi tempi in questa coalizione è l’esatto contrario del mio stile, del mio modo di pensare, della mia tradizione culturale e politica. Ho provato a resistere fino a quando ho potuto ma, non condividendo più la strategia politica, che determinava soltanto una forma di contrapposizione meramente ideologica, e nonostante le affettuose premure di colleghi, con i quali ho lavorato in sintonia, che stimo e che lascio malvolentieri, ho deciso di fare questa mia scelta di rinnovata vita politica.

Palazzo Madama sede, del Senato

So che tutto questo porterà le malelingue e i teologi della moralità politica ad esprimere giudizi ingenerosi nei miei riguardi. Qualcuno avrà certamente da eccepire. Voglio, però, ricordare che non siamo in presenza soltanto, negli ultimi tempi, dei singoli che scelgono, ma di intere forze politiche. Va ricordato che queste forze politiche, ognuna di loro, ha giocato nel campo elettorale in un modo, comportandosi in maniera diversa alcuni mesi dopo e realizzando finanche formule di Governo di convergenza. Nessuno, quindi, scagli pietre moraliste, che rimbalzerebbero facilmente e tornerebbero indietro rispetto a chi le ha lanciate. Posso solo dire, per quanto mi riguarda, che continuerò a fare, con impegno, dedizione e generosità, gli interessi della mia gente, che vedo affaticata, mai come ora, e in attesa di una speranza che tocca alla politica saper dare.


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