Ariano Irpino covid free ufficialmente da oggi. Del focolaio che ha seminato morte, sofferenza e crisi economica a partire dal marzo scorso, non resta traccia attiva nella popolazione. L’Azienda Sanitaria Locale ha comunicato che, a seguito della guarigione dell’ultima persona risultata positiva in data 3 luglio scorso, ad oggi nel Comune di Ariano Irpino non risultato casi di positività al Covid-19». Resta comunque alta la guardia, si sottolinea. «Al fine di garantire e tutelare la salute dei cittadini, l’Azienda Sanitaria Locale continua nell’opera di monitoraggio del territorio, effettuando tamponi naso-faringei sulla popolazione, ove necessario o su richiesta dei Medici di Medicina Generale». Ma i controlli e il monitoraggio dovuto ad Ariano Irpino si equipara a quello che i protocolli impongono per ogni altro lembodel territorio nazionale. Il focolaio è definitivamente spento. Dopo oltre 280 casi, 30 morti, un numero imprecisato di persone sottoposte a isolamento fiduciario, oltre 14mila esaminate su base volontaria a test e tamponi del coronavirus, dopo le sei durissime settimane di zona rossa, la città di Ariano Irpino esce a testa alta dal focolaio subìto, lo stesso che in questi tragici giorni si osserva in ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti d’America ai Balcani, dai Paesi dell’America Latina all’Asia. Il virus continua a circolare anche in provincia di Avellino, con i 4 nuovi casi registrati nel serinese oggi e i 13 dei giorni scorsi. Ma non è più sul Tricolle, dove i cittadini hanno affrontato con responsabilità e spirito di sacrificio l’ora più buia della storia cittadina, sconfiggendo l’epidemia e giungendo al traguardo.

ARIANO IRPINO COVID FREE A DUE SETTIMANE DALLA MESSA IN SUFFRAGIO PER LE VITTIME, OFFICIATA IL 22 GIUGNO. Ariano Irpino esce oggi ufficialmente dalla lunga fase emergenziale a due settimane dalla messa solenne in suffragio delle trenta vittime. Nell’Arena Mennea il 22 giugno si è celebrato il rito funebre officiato dal Vescovo don Sergio Melillo di fronte ad una folla commossa, alla presenza di molte autorità regionali e provinciali, accolte dal Commissario straordinario Silvana D’Agostino. La messa è stata voluta soprattutto in suffragio di chi è morto senza il rito funebre nei giorni in cui le norme di sicurezza del lockdown hanno imposto il totale isolamento anche ai componenti degli stessi nuclei familiari. Con compostezza e dignità hanno partecipato gli arianesi, ritrovatisi ancora più uniti nel dolore per le perdite e le sofferenze subìte, pur nella consapevolezza che la città dovrà ritrovare la strada della ripresa. C’è una ricostruzione economica che attende i laboriosi cittadini di questa terra, che nei prossimi mesi dovranno recuperare quel protagonismo che ne ha caratterizzato nel contesto provinciale e regionale il profilo in questi decenni.

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