Il Consorzio Industriale Asi riduce la perdita. Ma la sfida è su Zes e investimenti

Riunito il Consiglio Generale del Consorzio per i servizi industriali di Avellino per l’esame del Bilancio di Esercizio 2019, approvato all'unanimità

Il Consorzio Industriale Asi riduce la perdita e guarda ai nuovi investimenti nonostante l’impatto devastante dell’emergenza coronavirus. Questa la sintesi della relazione presentata ai sindaci irpini riuniti in mattinata a Pianodardine per approvare il bilancio consuntivo, licenziato all’unanimità dal Consiglio Generale. Con il Bilancio di Esercizio 2019 hanno trovato posto nell’ordine del giorno anche altri argomenti, riguardanti la difficile ripartenza dopo un primo semestre 2020 di fatto cancellato dal blocco di tutte le attività imprenditoriali Nella cornice inedita dell’Hangar dell’Eliporto, nelle vicinanze della sede di Contrada Campo Fiume, il Presidente Vincenzo Sirignano ha espresso soddisfazione per il miglioramento dei conti registrato lo scorso anno, procedendo ad una ricognizione sui numeri del Consuntivo. Si riduce la massa debitoria che supera i 5,3 milioni di euro, con un perdita di esercizio che replica quello dello scorso anno, attestando appena sotto i 370mila euro. Incide sul bilancio annuale una crescita del costo per il personale, mentre pende sul debito l’esito dei contenziosi con i Comuni per quello che riguarda Ici e Imu. Sul tappeto la partita vale circa 10 milioni.

il Presidente del Consorzio Asi Vincenzo Sirignano

OBIETTIVO IMMEDIATO DEL CONSORZIO INDUSTRIALE ASI È FAR RIPARTIRE GLI INVESTIMENTI. Ha due volti la situazione che sta vivendo il Consorzio Industriale in questa difficile fase, si evince dalla relazione del Presidente Vincenzo Sirignano. Da un lato ci sono i tanti interventi di ammodernamento e messa in sicurezza nelle aree industriali (4 più le 8 nel Cratere ‘ex legge articolo 32’). Ci sono i lavori programmati sui depuratori nelle aree industriali in Valle Ufita, a Nusco, nel Calaggio, a San Mango sul Calore e Valle Ufita, i programmi di riqualificazione della viabilità e di allestimento negli impianti di videosorveglianza. Dall’altro, c’è il vero capitolo prioritario per l’esistenza stessa del Consorzio, il rilancio degli investimenti produttivi collegabili alla Zona Economica Speciale, ma soprattutto agli investimenti ingenti (per quasi 3 miliardi di euro solo in Ufita, oltre ai 250 milioni per l’elettrificazione della Salerno-Avellino-Benevento) garantiti dallo Stato sulla ferrovia ad alta capacità e velocità. In questo quadro, l’Asi ha già ottenuto la possibilità di utilizzare i Pop comunali, mentre sta dialogando con Edison per recuperare 75mila metriquadri a Flumeri, nel perimetro ex Fiat oggi controllato da Industria Italiana Autobus. Per il Presidente Vincenzo Sirignano e il suo Direttivo il 2020, compromesso in Italia e in Europa a questo punto sotto molti punti di vista, offre mesi decisivi per sciogliere questi nodi. I cantieri che Rfi e Webuild apriranno in autunno a Grottaminarda per l’Alta capacità Napoli Bari possono rappresentare il miglior viatico promozionale a livello internazionale per un sistema di aree industriali che sotto le erbacce cresciute intorno ai capannoni vuoti nasconde potenzialità economiche, produttive e commerciali senza precedenti, visto l’attuale contesto geopolitico che ruota attorno al Mediterraneo.


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