Giro di vite sulla movida in Campania: dalle 22 vietato bere alcolici in aree pubbliche

LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE. I bar potranno restare aperti fino all'una, ma dalle 10 di sera potranno servire ai tavoli solo bevande non alcoliche

Giro di vite sulla movida in Campania: dalle 22 è vietato bere alcolici in aree pubbliche. La nuova ordinanza regionale consente ai bar di restare aperti fino all’una, ma dalle 10 di sera potranno servire ai tavoli solo bevande non alcoliche. Sono queste le principali novità contenute nella Ordinanza n.53 del 29 maggio 2020, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca, con ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. L’Unità di Crisi della Regione Campania ha diffuso le disposizioni stabilite dal provvedimento, adottato «a seguito delle problematiche registrate nello scorso fine settimana e degli incontri avuti in settimana con le Camere di Commercio».

Giro di vite sulla movida in Campania: dalle 22 vietato bere alcolici in aree pubbliche

LE TRE REGOLE: LIMITI ORARI PER I BAR, NESSUNO PER LA RISTORAZIONE E I PUB, MA STOP AL CONSUMO O ALLA SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI. L’ordinanza numero 53 del 29 maggio impone: il divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, dopo le ore 22,00 da parte di qualsiasi esercizio commerciale (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici; dalle ore 22,00 alle ore 6,00, è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali; per i bar, ‘baretti’, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite, resta consentita la facoltà di apertura a partire dalle ore 5,00 ed è disposto l’obbligo di chiusura entro le ore 01:00, con obbligo di somministrazione esclusivamente al banco o ai tavoli a partire dalle ore 22,00. Infine, «come da precedente ordinanza, non vi sono limitazioni nell’orario di chiusura di ristoranti, pub e pizzerie», si legge nella nota diffusa dall’Unità di crisi.

Calici di vino rosso

COMUNI E AUTORITÀ COMPETENTI SONO CHIAMATI A VIGILIARE SUL RISPETTO DELLE NORME. L’ordinanza raccomanda ai Comuni e alle autorità competenti la vigilanza sul rispetto delle nuove norme.Inoltre, fino al 31 luglio, «l’esercizio delle attività commerciali, dei servizi alla persona, di ristorazione ed economiche è consentito senza l’obbligo della chiusura estiva.



DISTANZIAMENTO SOCIALE, ANCHE NEI RISTORANTI PIÙ PICCOLI PUÒ ESSERE GARANTITO. Il problema del distanziamento sociale nei piccoli locali è stato risolto con le divisioni in plexiglass. Ecco alcune istruzioni riportate dalle linee guida. In conseguenza del nuovo coronavirus SARS-CoV-2, le misure da garantite, in relazione alle distanze che dovranno essere assicurate nei locali, sono: 1 Mt – distanziamento tra le persone (schiena – schiena);1 Mt – tra i tavoli. Tali distanze dovranno essere indicate a terra con apposita segnaletica orizzontale. Qualora il rispetto di tali distanze non sia possibile, sarà necessario utilizzare idonee barriere di protezione come pannelli di dimensione minima in altezza di 1.60m realizzati in sicurezza con materiali sanificabili, iginizzabili e non porosi.


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