I ristoratori di Positano si uniscono per riaprire in sicurezza

«I PROTOCOLLI NON PERMETTONO LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ». L'Associazione degli operatori e il Coordinamento delle Strutture Ricettive al lavoro per trovare soluzioni in grado di superare senza rischi i vincoli imposti dalle norme, inapplicabili nei locali storici

Positano

L’Associazione dei Ristoratori di Positano è in campo per riaprire in sicurezza durante l’emergenza coronavirus. «I protocolli vigenti non permettono di riaprire», ma «non per questo ci fermiamo», si legge in una nota. L’Associazione dei Ristoratori di Positano proprio in queste ore è a lavoro per proporre al Governo e alla Regione variazioni dei protocolli da loro diffusi, in quanto purtroppo non totalmente applicabili alle attività alberghiere e ristorative allocate in zona. L’obiettivo è consentire la ripartenza del comparto turistico della località in totale sicurezza. I limiti imposti dai protocolli nazionali e regionali non sono compatibili con le caratteristiche dei locali e dell’assetto urbanistico del famoso borgo, posto in una delle propaggini occidentali della Costiera amalfitana più famose nel mondo, frequentata fin dal tempo della antica Repubblica di Roma per lo splendore naturale del luogo. Ma rendere fruibile al turismo nazionale e internazionale questo impareggiabile polo attrattivo della stagione estiva campana e italiana è una missione che gli operatori ritengono possibile.

I RISTORATORI DI POSITANO AL LAVORO DA MARZO. Già a fine marzo, dopo i primi giorni di lockdown, «gli operatori turistici di Positano si sono riuniti per formare una nuova associazione di categoria con l’obiettivo di pensare, ripensare e reinventare il loro settore di appartenenza, all’insegna della massima sicurezza verso i clienti e i dipendenti», spiegano. «Tale sodalizio ha preso parte alle riunioni della Regione», inoltre «ha comunicato agli enti locali e nazionali le preoccupazioni degli associati e fornito costantemente spunti e proposte». Tuttavia, si puntualizza, «sebbene le indicazioni contenute nel DPCM 17.05.2020, nelle ordinanze regionali n. 48 del 17.05.2020 e n.49 del 20.05.2020, e nei diversi protocolli di sicurezza elaborati da INAIL e Regione Campania lasciano intravedere un’apertura nei confronti del settore turismo, a Positano sono state comunque riscontrate delle oggettive limitazioni operative, che si scontrano con le precipue caratteristiche degli storici locali ivi ubicati e del modo di intendere ristorazione e sicurezza in questo posto». Per questa ragione, «allo stato attuale, i protocolli vigenti dunque non permettono agli operatori, pur volendo, di riaprire in totale serenità per i collaboratori e per i clienti».

«SI TROVERANNO LE SOLUZIONI». Ma gli operatori sono decisi a trovare le soluzioni utili per riaprire in sicurezza. «Non per questo ci fermiamo», affermano i rappresentanti dell’Associazione dei Ristoratori di Positano. «Come noi, continua a lavorare anche il Coordinamento delle Strutture Ricettive di Positano, a rappresentanza degli interessi di un altro settore cardine della accoglienza turistica». Insieme, sottolineano. «Continuiamo costantemente a combattere e a rappresentare Positano nelle sedi adeguate, per trovare le soluzioni più efficaci e opportune a contemperare le diverse esigenze di sicurezza e di ripresa economica delle nostre attività e, di riflesso, del nostro stupendo Paese».


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