Monito di Caldoro: aprire subito la fase 2 in Campania

Il leader del Centrodestra lancia un appello al Governatore e alle forze sociali perché si acceleri il confronto nel merito su come far ripartire l'economia partendo dai cantieri, pur garantendo i margini di sicurezza contro l'epidemia

«Aprire i cantieri ed avviare subito la fase 2 in Campania» è il monito di Caldoro al Governatore Vincenzo De Luca, ma anche alle forze sociali e alle rappresentanze delle categorie.

Stefano Caldoro

«Non servono le guerre o le schermaglie fra le Regioni su chi apre o chiude i confini, sono tutte stupidaggini. Dobbiamo preoccuparci della Fase 2 e la Campania è ultima in Italia», si legge in una nota diffusa da Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania. «Altre Regioni come la Liguria, il Veneto, il Lazio, come altre del Sud, hanno riaperto, in sicurezza, alcune attività», spiega l’ex presidente della Giunta regionale. «Serve ripartire con le attività di manutenzioni dei lidi e della cantieristica, con alcune attività legate alla ripartenza del turismo, per avviare, rapidamente, la ripresa economica». Per questo, conclude, «dobbiamo iniziare: è un appello alle parti sociali, ai sindacati, a tutti per ragionare, per confrontarci e garantire, in sicurezza, la ripartenza».

I cantieri della SSV Lioni Grottaminarda

DIALOGO CON LE FORZE SOCIALI IN CORSO SULLE NUOVE REGOLE DELLA FASE 2. La Campania si avvia verso la Fase 2 oltre le restrizioni dopo il 3 maggio, al termine di una fase di monitoraggio a tappeto in fase di programmazione. Dopo il primo incontro tra task force e Associazione Costruttori, sono in corso quelli con operatori balneari e della cantieristica, per definire un protocollo di sicurezza. In questo quadro, il leader del Centrodestra in Campania chiede di mollare gli ormeggi di una discussione che si deve accelerare. Il monito di Caldoro è a fare presto.

FASE 2, SALE LA TENSIONE NEL PAESE.  Sulla Fase 2 in queste ore in Lombardia e Veneto il termometro politico sale. Alta tensione in particolare a Milano, dove si avverte il rischio di un commissariamento della Sanità lombarda, sconvolta da migliaia di morti e un trend di contagi ancora preoccupante. Il Premier Giuseppe Conte ha ribadito nei giorni scorsi a Governatori e rappresentanti degli enti locali (per le Regioni Fontana, Bonaccini e Musumeci, per i Comuni Decaro, Raggi e Pella) che ci saranno linee nazionali valide per tutti con margini di scostamento minimo su base locale: “Nessuna fuga in avanti”. Tuttavia, alcune regioni stanno sbloccando le aziende e i settori ritenuti compatibili con il lockdown.


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