E-commerce in Irpinia ‘free tax’, Confcommercio: bonus per chi ha subìto calo del fatturato

LA PREMESSA: «BASTA RESTRIZIONI ALLE AREE INTERNE». Il Presidente e il Direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino Luigi Salvante, Oreste La Stella hanno risposto alla richiesta del Governatore alle prese con il nuovo piano economico

E-commerce in Irpinia ‘free tax’ e bonus anche senza bilancio alle aziende in attività da poco tempo o con scarsa capacità di fatturazione nell’ultimo periodo. Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino scrive al Governatore della Campania Vincenzo De Luca per fornire i richiesti proposte e suggerimenti operativi relativi alla fase 2 e nelle ultime ore integra le proposte, ricordando che aiuti servono anche a chi sta operando in un regime di mercato fermo. «Molte delle attività professionali, commerciali, artigianali ecc., che, alla luce del proprio codice attività risultano tra quelle che possono rimanere aperte, registrano ciononostante un assoluto calo del fatturato, quasi tendente a zero. Un esempio tra tutti è quello relativo al settore odontoiatrico che prevede la possibilità di lavorare per i tecnici odontoiatri ma la chiusura degli studi medici dentistici non consente loro di lavorare, e come loro, tanti altri». Il documento di Confcommercio si apre con una premessa: non imporre ulteriori restrizioni alle Aree Interne e all’Irpinia, che «tenendo presente che la realtà Irpina per alcune caratteristiche sociali è profondamente diversa dall’area metropolitana». Ecco nella nota le richieste avanzate alla Regione Campania, che nelle prossime ore e giorni dovrà annunciare il nuovo piano di sostegno economico. Tra le tante, particolarmente sentita appare quella dell’e-commerce in Irpinia ‘free tax’, con maggiori oneri per il commercio elettronico delle multinazionali. Dunque, e-commerce in Irpinia ‘free tax’, bonus anche senza bilancio, ma anche aziende colpite nel fatturato, ancorché aperte, sono tra le priorità segnalate.


Proposte e suggerimenti operativi relativi alla fase 2 in Campania

di Luigi SalvanteOreste La Stella | Presidente e Direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino

Oreste La Stella

Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino, tenendo presente che la realtà Irpina per alcune caratteristiche sociali è profondamente diversa dall’area metropolitana, propone quanto segue. Nella piena e totale garanzia della tutela sanitaria si chiede innanzitutto che eventuali ulteriori restrizioni limitate alla regione Campania non vengano imposte al territorio della provincia di Avellino per le diversità soprattutto demografiche rispetto al resto del territorio campano. Inoltre si propone quanto segue.

LE PROPOSTE. Eliminazione di ogni trafila burocratica inutile che affossa ancora di più le aziende; screening sanitari quanto più allargati in modo da radiografare nella maniera più efficiente il territorio e intervenire in tempo reale in ogni situazione di criticità; distribuzione continua di mascherine e immediata redazione del protocollo delle misure igienico sanitarie da rispettare; misure di sicurezza diversificate a seconda della superficie di vendita delle attività commerciali tenendo conto che il rischio nei piccoli negozi è più basso rispetto al rischio molto più elevato dei centri commerciali; provvedimenti di carattere fiscale più onerosi nei riguardi dell’e-commerce gestito dalle multinazionali in quanto mai come oggi agevolato, e responsabile di una terribile concorrenza sleale nei riguardi di tutte le attività imprenditoriali chiuse, incentivando invece l’e-commerce generato da aggregazioni virtuali di piccoli imprenditori; estendere gli aiuti per le microimprese anche alle start-up senza un bilancio. Pensare ad una provvista di 2.000,00 euro a fondo perduto anche alle società neo costituite, per i pubblici esercizi innalzare da 100.000 a 300.000 euro il limite di fatturato per accedere al bonus regionale e portare da 100.000 a 150.000 euro il fatturato massimo per tutte le altre aziende; abbattimento almeno parziale delle utenze; per i pubblici esercizi consentire un utilizzo più elastico del suolo pubblico per limitare i danni che il rispetto della distanza sociale comporterà; integrazione salariale costante nel tempo, in quanto non tutti i dipendenti potranno essere riassunti alla riapertura delle attività; riapertura dei cantieri pubblici e privati nel rispetto delle norme anticontagio; sospensione fino al 31 dicembre 2020 dell’aliquota regionale su bolli auto, carburanti, assicurazione dei mezzi aziendali; permettere da subito la consegna a domicilio a tutte le attività; cumulabilità del Bonus fitti (C1, C2, D3, D8) con altri bonus.

Misure esclusive per la zona rossa di Ariano Irpino. Bonus per tutti i codici ateco (anche per chi può stare aperto) poiché comunque bloccati nella zona rossa; sospensione o abolizione Tassa di Circolazione per il biennio 2020-2021; precedenza, subito dopo il personale sanitario e del volontariato, di screening per gli operatori commerciali impiegati in attività di prima necessità; apertura immediata di un’altra farmacia nel comune di Ariano vista l’esigenza, per la vastità del territorio comunale pari a circa 187 kmq, dando seguito al concorso regionale.

Includere le attività aperte, ma con calo di fatturato.  Ad integrazione del precedente documento prot. n. 52/2020, la scrivente Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino, rappresenta quanto segue. Molte delle attività professionali, commerciali, artigianali ecc., che, alla luce del proprio codice attività risultano tra quelle che possono rimanere aperte, registrano ciononostante un assoluto calo del fatturato, quasi tendente a zero. Un esempio tra tutti è quello relativo al settore odontoiatrico che prevede la possibilità di lavorare per i tecnici odontoiatri ma la chiusura degli studi medici dentistici non consente loro di lavorare, e come loro, tanti altri. Alla luce di quanto evidenziato, si chiede di identificare quei settori che, nonostante la possibilità di rimanere aperti, sono allo stato attuale a fatturato prossimo allo zero, e concedere anche a loro il contributo di € 2.000,00 che la Regione Campania dovrebbe erogare. Certi che le ns istanze siano prese in considerazione, restiamo disponibili per ogni tipo di confronto volto ad aiutare il tessuto produttivo locale.


LEGGI ANCHE:

Il lockdown costa all’Irpinia 3,73 milioni al giorno. Chiuse 21mila su 53mila aziende

In Campania soldi a famiglie e imprese a maggio. Pensioni minime e bonus, ecco come

Bonus a imprese e autonomi in Campania, pubblicati i bandi

ARTICOLI CORRELATI