Test immunologici nei Comuni irpini, pronti i medici di base

L'ordine provinciale dà seguito al protocollo sottoscritto con l'amministrazione provinciale. Migliaia di test per verificare la presenza di anticorpi nelle persone. In caso di esito positivo scatta il tampone

Da oggi test immunologici nei Comuni irpini. Pronti i medici di base. L’Ordine dei Medici provinciale presieduto da Francesco Sellitto ha distribuito i primi 3mila e 500 test rapidi nella città di Avellino, mettendo in campo “il più ampio lavoro di screening delle fasce più esposte della popolazione ed escludere occasioni di contagi da Coronavirus” come ha spiegato lo stesso Sellitto.

Test immunologici nei Comuni irpini affidati ai medici di base

Stando ai primi riscontri registrati dall’Ordine dei Medici, la maggior parte delle persone sottoposte al test sono risultate negative, e solo in qualche caso è stata constatata la presenza di immunoglobuline, rilevate dal test sierologico come indicatore di una reazione al virus. “Siamo soddisfatti dell’attività messa in campo, che sta supportando l’intenso lavoro della Asl e mira ad offrire una risposta al territorio. Siamo partiti dai test rapidi ai medici di famiglia che operano ad Avellino città, e siamo passati ai laboratori e alle radiologie, poi alle case di riposo per anziani, ma sono risultati tutti negativi. In una seconda fase, che stiamo per inaugurare, invieremo i test ai medici di base della provincia: i kit sono già in distribuzione” spiega.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

AUTONOMIA DECISIONALE DEI MEDICI SUI TEST IMMUNOLOGICI NEI COMUNI IRPINI. I medici di base, come già annunciato dal rappresentante dell’Ordine, avranno ampia facoltà decisionale. “Suggeriamo di intercettare per prime le persone che hanno a che fare con il pubblico e che in questi giorni sono stati sovraesposti: mi riferisco agli esercenti, alla polizia municipale, ai farmacisti. Se pensiamo che i contagi a Lauro sono partiti da un’attività commerciale, allora dovremmo prestare attenzione a chi rischia di più in questo momento” continua. L’attività dell’Ordine professionale di Avellino è complementare a quella dell’Azienda Sanitaria, che si occupa di processare i tamponi e di aggiornare la banca dati dei contagi. “Il meccanismo combinato di Asl e territorio funziona: la popolazione trae beneficio dalla presenza dei medici e finalmente è stata intrapresa la strada della collaborazione e non della contrapposizione” puntualizza. Il contatto con la Provincia di Avellino e con il presidente Domenico Biancardi è continuo e costante, così come previsto anche dal protocollo d’intesa. “La Provincia ha consentito che ci fosse la distribuzione dei test, ma ha anche fornito ai medici i presidi di sicurezza individuale, dalle mascherine alle visiere e ai calzari; a breve arriveranno anche le tute. Personalmente ritengo di dovere ringraziare il presidente Biancardi per l’impegno profuso e il sostegno garantito ai medici”. Intanto il riscontro di positività emerso in alcuni test è già stato segnalato all’Asl e al Dipartimento di Epidemiologia, che ha immediatamente attivato la disposizione del tampone. Altra strada percorsa sul monitoraggio della popolazione, è quella intrapresa dal Comune di Avellino, che sta effettuando i 5mila test rapidi a Campo Genova.


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