Truffa dello specchietto a Montella, identificato 30enne di Nola

Il Nucleo Operativo Radiomobile della locale Compagnia ha individuato il presunto responsabile acquisendo le immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza. Ecco la dinamica del raggiro

Identificato e denunciato un 30enne di Nola accusato di aver messo in atto la truffa dello specchietto a Montella. L’uomo è accusato di aver simulato un sinistro stradale, addossando la responsabilità del danneggiamento del suo specchietto ad una donna del posto. Ma la vittima ha sporto denuncia ai Carabinieri, che hanno avviato una indagine. Il Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Montella ha raccolto elementi e immagini delle telecamere di videosorveglianza, individuando il presunto responsabile, già gravato da specifici precedenti di polizia. A carico del trentenne è quindi scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per la truffa dello specchietto a Montella.

Il Comando della Compagnia dei Carabinieri a Montella

L’ESPEDIENTE E LA DINAMICA DELLA TRUFFA. «Quella dello ‘specchietto’ è un tipo di truffa molto noto: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime: la dinamica delle truffe è molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il ‘danno’ al fine di mettere a tacere la controversia sia aggira solitamente tra i 25 ed i 200 euro», spiegano i militari dell’Arma. «Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza)», spiegano i Carabinieri. «I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione». Il consiglio è di «avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto».

ARTICOLI CORRELATI