Danni economici dal Coronavirus all’Alta Irpinia, 25 sindaci chiamano Regione e Governo

Con una lettera inviata questa mattina al Governatore De Luca, gli amministratori del progetto pilota chiedono una mediazione con il Governo per attivare misure di salvaguardia e tutela nei confronti delle attività produttive della Campania interna che hanno subito danni economici

Danni economici dal Coronavirus all’Alta Irpinia, 25 sindaci chiamano Regione e Governo. I sindaci dell’area pilota dell’Alta Irpinia scrivono al Governatore De Luca per fare voti presso il Governo centrale e chiedere l’attivazione di un sostegno economico alle attività produttive del comprensorio che dipendono da aziende lombarde. La prima dichiarazione di “zona rossa” delle realtà produttive collegate a filo diretto con le piccole aziende della Campania interna ha comportato un crollo dell’economia locale per il mancato utile delle consegne oltre che una esposizione al pagamento di penali per il mancato rispetto dei tempi di consegna. E’ stato citato infatti il caso di un’azienda di infissi di Teora che è stata costretta a congelare i lavori fuori porta con una perdita importante di introiti da spalmare su circa 20 operai- quindi famiglie.


Di seguito la nota inoltrata:

Gentile Presidente, come Sindaci dell’Alta Irpinia, abbiamo ritenuto necessario affidarle una nostra crescente preoccupazione da sottoporre al Governo Centrale. Siamo ben coscienti che la priorità è l’emergenza sanitaria, ma anche l’aspetto economico non va sottovalutato. Si è portati a credere che il motore dell’economia nazionale sia solo il nord, ma non è così. La quasi totalità delle aziende produttive e commerciali del sud svolgono gran parte del loro lavoro al nord, proprio in quelle Province e Regioni che, per prime, sono state dichiarate dal Consiglio dei Ministri zona rossa. Questo ha di fatto impedito il regolare svolgimento del loro lavoro, esponendoli non solo ad un mancato utile per non aver consegnato il prodotto,
ma al pagamento di penali per il mancato rispetto dei tempi di consegna. Ad esempio, un’azienda di Infissi che oltre a produrli deve anche istallarli, con una squadra di operai che necessitano di un tempo medio di permanenza di circa 20 giorni, non solo non ha potuto accedere nei cantieri, ma, con le limitazioni ad alberghi e ristoranti, non ha nemmeno potuto garantir loro vitto e alloggio. Addirittura Le segnaliamo che esiste una seppur minima differenza tra una pizzeria che svolge la propria attività in una città turistica e
commerciale come Napoli, dove la riduzione di orario è meno dannosa perché si lavora anche a pranzo, e i nostri paesi delle zone interne, dove è la sera l’unico momento in cui sono garantiti gli incassi. Siamo a conoscenza che il Governo sta mettendo a punto delle azioni per fronteggiare le difficoltà socioeconomiche conseguenti all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ma siamo anche preoccupati perché temiamo che tali provvedimenti non rispondano correttamente alle necessità di tutte le Regioni e, nel
nostro caso, dei territori delle aree interne e sottosviluppate. Non a caso le nostre comunità ricadono nell’Area Pilota Alta Irpinia. Confinando in un suo determinante impegno, cogliamo l’occasione per porgere i nostri cordiali saluti. I sindaci dell’area pilota dell’Alta Irpinia.


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