Chiusura degli ambulatori in Campania, Sinistra Italiana: appello al ministro

Il Coordinamento regionale e la Federazione provinciale di Avellino chiedono alla Regione di revocare lo stop alle attività ambulatoriali in aziende ospedaliere, istituti di ricerca, Asl, e Case di Cura private accreditate. Pronta una interrogazione al Ministro della Salute

Sinistra Italiana annuncia una interrogazione al Ministro della Salute contro il provvedimento della Regione Campania che ha disposto la chiusura degli ambulatori in Campania. Lo rende noto attraverso un comunicato del Coordinamento Campania e della
Federazione di Avellino.

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«Sinistra italiana ritiene che la decisione della direzione generale per la Tutela della Salute della Regione Campania di sospendere tutte le attività ambulatoriali prestate da aziende ospedaliere, istituti di ricerca e Asl, comprese le attività erogate dalle Case di Cura private accreditate sia grave e sbagliata», si legge. Si ritiene questa decisione «una ferita al diritto alla salute dei cittadini campani». E si spiega: «La giusta e condivisibile esigenza di assicurare la priorità al contenimento della diffusione del Coronavirus non può determinare la parziale sospensione del diritto alla salute garantito dalla Costituzione rispetto a tutte le altre necessità sanitarie dei cittadini campani. Non va taciuto inoltre che questa determinazione lascerà senza lavoro e stipendio gli operatori del terzo settore e della sanità privata». Per Sinistra Italiana «l’emergenza in corso non può creare un sistema sanitario a doppia corsia. Non esiste un diritto alla salute a bassa intensità». In alternativa, si ritiene necessario procedere con altre misure, anziché proseguire con la chiusura degli ambulatori in Campania.

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«I provvedimenti da mettere in campo sono altri: sanificazione degli impianti, attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, tavoli con le parti sociali per la gestione di questa fase delicate nel principio della massima condivisione. Al contrario, questa è una decisione unilaterale che riduce il diritto alla salute con il pretesto dell’emergenza». In questo quadro, si ritiene sia necessario «che l’assistenza sanitaria sia rafforzata, gli operatori tutelati e le strutture rese agibili. Questo è l’unico modo per affrontare l’emergenza senza creare scompensi e disagi inaccettabili». Pertanto, «Sinistra italiana auspica che si riconsideri questa decisione e si riattivino tutte le strutture operative della sanità campana, riservandosi, in caso contrario, di attivarsi con i propri rappresentanti in Parlamento per chiedere con apposita interrogazione al competente ministro della Salute di pronunciarsi sull’opportunità del provvedimento».


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