Per l’ex candidata alle europee «commissariare Forza Italia ad Avellino è una scelta azzardata», soprattutto «a tre mesi dalle elezioni regionali». La giovane esponente del partito azzurro ritiene un errore aver estromesso dalla guida del partito un deputato e un dirigente che in provincia di Avellino rappresentano la storia di quello che era nato nel 1994 come il circolo aderente ad un movimento. «Commissariare il coordinamento irpino, e Cosimo Sibilia, vuol significare commissariare chi c’è sempre stato e non ha mai cambiato bandiera negli anni di alti e bassi del partito», scrive in una nota.
«COLPITO CHI PORTA AVANTI I VALORI DEL PARTITO DAL 1994». «Cosimo Sibilia prima e noi altri poi, abbiamo indossato quella bandiera nei momenti più difficili, e venire a conoscenza di un provvedimento simile, è come se rendesse vani tutti i sacrifici e le energie impiegate in questi anni». Antonella Pecchia ricorda gli sforzi prodotti alle elezioni nelle quali si è candidata, le europee del 2019. «Basti pensare che solo 10 mesi fa, in 40 giorni di campagna elettorale per le europee, siamo riusciti a portare qualcosa come 12mila voti, su una giovanissima come me. Questo dovrebbe essere la dimostrazione che il coordinamento Irpino c’è, è in grado di fare campagne elettorali, nonostante le varie kermesse, o comunque qualche malumore». È «la prova che il coordinamento irpino, Cosimo Sibilia prima e Mara Carfagna poi, hanno creduto davvero nel rinnovamento, credono e portano avanti i valori che Forza Italia professa dal ‘94».
Tuttavia, se commissariare Forza Italia ad Avellino lo ritiene un errore, «nonostante gli accadimenti interni mi associo a quanto dichiarato da Lazzaro Iandolo, e sarò pronta anche io a fare la mia parte. Facciamo politica in Forza Italia perché crediamo nei suoi ideali, e ci facciamo portavoce dei problemi del nostro territorio», ha concluso.
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