Acqua ed eolico, Irpinia è adesso: serve un piano di tutela

L'esponente dell'associazione Mario Del Goleto anticipa i temi che saranno affrontati all'assemblea indetta dal movimento a Conza della Campania sabato 22 febbraio, sottolineando l'impegno della nuova componente di centro sinistra nella stesura di un piano di sviluppo locale a matrice ambientalista

Un piano per acqua ed eolico, per la tutela del paesaggio e della salute. Lo propone l’associazione “Irpinia è adesso”, che si prepara ad affrontare una nuova assemblea pubblica. Dopo Torella dei Lombardi è la volta di Conza della Campania, dove un ventaglio di relatori ed esperti illustreranno le questioni ambientali più urgenti per l’Irpinia e per il Mezzogiorno. “L’obiettivo è quello di costruire un modello di sviluppo basato sulle risorse locali e frenare l’incalzante spopolamento di cui è vittima il territorio” annuncia Mario Del Goleto, fra i promotori del movimento di centro sinistra impegnato a costruire un nuovo soggetto politico di centro sinistra. “Lo sviluppo sostenibile a cui il movimento ambisce guarda alla lotta all’inquinamento, e mira a promuovere metodi innovativi per la depurazione, per il sistema di controllo delle acque, sull’eolico, sulla tutela e salvaguardia della montagna” continua. Per acqua ed eolico serve un piano che dovrà favorire una rinnovata partecipazione dei giovani alla vita politica e amministrativa dei comuni di residenza, per incentivare le ‘palestre politiche’. A Conza intanto, Irpinia è adesso affronterà due questioni: il Contratto di Fiume, indicato come metodo di sviluppo locale dal basso, che vede l’adesione della Provincia e della Comunità Montana Alta Irpinia; e la candidatura delle sorgenti irpine a Patrimonio Unesco. Una proposta che guarda alla gestione pubblica dell’acqua al 100% sulla scorta delle municipalizzate implementate dal sindaco De Magistris, e l’affermazione della demanialità e del principio di tutela di quello che Del Goleto definisce “oro bianco” del futuro. “I territori in cui insistono le sorgenti devono avere un ristoro e a tal proposito vorremmo proporre ai gestori che la destinazione di una quota delle bollette vada a costituire un fondo per ristorare territori e realizzare interventi finalizzati alla tutela delle acque”. Infine, l’esponente del movimento di Sant’Angelo dei Lombardi propone l’allestimento di un osservatorio per monitorare lo stato attuativo delle proposte legislative e degli interventi. Oltre al tema dell’acqua, Irpinia è Adesso è impegnata su uno studio che riguarda l’eolico in Ufita, per verificare lo stato di saturazione dei territori e aprire una vertenza con il Governo centrale sulle concessioni. “Ad oggi l’energia prodotta dalle torri è talmente tanta che gli elettrodotti non bastano, e Terna sta valutando di installare accumulatori, che occupano dai 20 ai 30 ettari di terreno, e che vengono espropriati come opere di pubblica utilità, senza lasciare nessun ristoro ai proprietari. Le cabine installate da Enel all’Abbazia del Goleto sono un obbrobrio e hanno creato un danno ingente al paesaggio e al sito architettonico” tuona. La costruzione del modello di sviluppo partecipato e sostenibile prevede in sintesi una riconversione dei metodi delle politiche adottate. “Sarà necessario aprire a competenze professionali qualificate e medio basse, per creare una filiera meridionale dello sviluppo, che possa tirare il freno a mano dello spopolamento e impedire la scomparsa di tanti piccoli paesi”. In merito alle elezioni regionali infine, Del Goleto blinda la posizione del movimento: “Auspichiamo un rinnovamento della classe dirigente e chiediamo la costruzione di un centro sinistra allargato connotato da esperienze ambientaliste, progressiste e riformiste. La nostra ambizione è quella di ricalcare il metodo Bonaccini in Emilia Romagna, dove ogni sensibilità ha concorso ad elaborare un programma ampio e condiviso. Non tifiamo per i nomi che circolano” puntualizza, “ma siamo in attesa di proposte. In assenza di nomi alternativi non so cosa faremo”. Esclusa l’ipotesi di sostenere Caldoro, il movimento si riserva una riflessione.


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