Polveri sottili e smog ad Avellino, i comitati chiamano il Prefetto: servono misure urgenti

Le Associazioni «Salviamo la Valle del Sabato e «Pensiamo alla salute» sollecitano l'attuazione del Protocollo intercomunale siglato il 7 Giugno 2019 che determina lo stop delle auto

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

La concentrazione di polveri sottili e smog ad Avellino richiede misure urgenti, scrivono i comitati al Prefetto Paola Spena. Le Associazioni «Salviamo la Valle del Sabato e «Pensiamo alla salute» chiedono l’intervento del rappresentanze di Governo perché si giunga alla attuazione del Protocollo intercomunale siglato il 7 Giugno 2019 dal commissario prefettizio comunale Giuseppe Priolo e dai sindaci dell’area urbana. Secondo il medico Franco Mazza il Comune di Avellino indugia ad assumere provvedimenti. Il dispositivo concordato nell’estate scorsa prevede il blocco della circolazione nel capoluogo e, oltre una certa soglia, anche nell’hinterland. Di seguito la lettera aperta di Franco Mazza e delle associazioni.


Attuare il Protocollo (contro polveri sottili e smog ad Avellino) siglato il 7 giugno 2019

di Franco Mazza | Associazione Salviamo la Valle del  Sabato e Associazioni ambientaliste  Pensiamo alla salute

Franco Mazza, medico e referente dell’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”

Gentile Signor Prefetto, il perdurare nella città di Avellino e nell’area circostante il capoluogo irpino di una condizione di inquinamento atmosferico, ufficialmente rilevata dall’apposita rete di monitoraggio predisposta sul territorio interessato dagli Enti preposti, avrebbe richiesto da tempo adeguati e incisivi interventi in merito da parte dei comuni coinvolti. Purtroppo, ad oggi, assistiamo a un diffuso atteggiamento di inerzia e di sottovalutazione del grave fenomeno, nonostante l’intera area urbana cittadina ne sia visibilmente colpita,  mettendo a rischio la salute dei cittadini. In specie il Sindaco della città capoluogo, notevolmente interessata da questa seria problematica, ha ritenuto di non intraprendere alcuna iniziativa in merito sostenendo che trattasi di un problema che interessa tutte le regioni italiane e non solo la nostra area. Queste motivazioni sono alquanto inesatte e fuorvianti in quanto Avellino è da tempo posizionata ai primi posti della classifica delle ciità capoluogo maggiormente interessate dall’inquinamento da polveri sottili  ma anche perché, lo ribadiamo per l’ennesima volta,  questa area urbana presenta una conformazione geo-territoriale che  impedisce la dispersione degli inquinanti per cui, a differenza di altri centri, è maggiormente esposta a situazioni di forte disagio atmosferico e ambientale. Il 7 giugno 2019, proprio per iniziativa del  Prefetto Maria Tirone e del Commissario presso il Comune di Avellino Giuseppe Priolo, con l’adesione di ben dodici comuni dell’hinterland si è sottoscritto un importante Protocollo  che disciplina “l’adozione di azioni congiunte volte al miglioramento della qualità dell’aria nei comuni ricadenti nell’area urbana di Avellino”. Il suddetto documento consta di sette articoli e   tra gli impegni sottoscritti vi sono  quelli relativi  alla regolamentazione del traffico veicolare e all’utilizzo del riscaldamento domestico,  afferenti, cioè, alle fonti maggiormente responsabili del condizionamento atmosferico. Ma, al momento,  nessun provvedimento consequenziale è stato messo in essere dai comuni sottoscrittori il documento unitario, che risulta, perciò, completamente disatteso. Per i motivi espressi in premessa, e in riferimento alla nota del 15 gennaio u.s. inoltrata al Suo Ufficio, richiamandoci alla sua Alta funzione istituzionale e al meritorio ruolo di coordinamento che ha avuto la Prefettura di Avellino nel favorire l’adozione di questo importante Protocollo d’intesa, La invitiamo a valutare, con l’urgenza del caso, l’opportunità di favorire l’attuazione dell’articolato sottoscritto dai 12 comuni interessati nell’esclusivo interesse delle popolazioni e dell’ambiente nel quale tutti viviamo. Cordiali saluti.


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