Il vicesindaco di Cesinali è accusato di inneggiare a Benito Mussolini e al fascismo. Il dito puntato contro di lui da parte degli attivisti di un movimento politico locale, «Giovani per la Valle del Sabato», fa scatenare una polemica politica arrivata ai giornali nazionali. Anche in provincia di Avellino arrivano alcune prese di posizione. «Leggo sconcertata le parole del vicesindaco di Cesinali, opportunamente segnalate da Giovani per la Valle del Sabato», scrive Rosetta D’Amelio.
«Mi fa specie che in Irpinia, in una provincia dove la tradizione politica del comunismo e del cattolicesimo democratico ha una storia antica fatta di lotte e impegno culturale, possano verificarsi casi del genere con protagonisti esponenti delle Istituzioni», aggiunge. «Mi sento quindi di condannare senza appello quanto accaduto e di suggerire al vicesindaco un passo indietro nel rispetto della Repubblica italiana di cui è un rappresentante sul territorio, nella consapevolezza che le donne e gli uomini liberi e antifascisti non resteranno mai silenti di fronte a questi comportamenti e continueranno (continueremo) a denunciare messaggi razzisti e xenofobi portatori di odio e violenza», si conclude la nota, con la quale Della Pia preannuncia iniziative presso la Prefettura e la Procura. «L’Irpinia è antifascista, chiediamo le immediate dimissioni del vice sindaco di Cesinali», ha affermato il segretario di Rifondazione Comunista, Tony Della Pia. «Bene hanno fatto i rappresentanti del gruppo di minoranza “Giovani per la Valle del Sabato” e numerosi cittadini a denunciare il fatto. Le dimissioni vengono sollecitate al Vicesindaco di Cesinali anche da Enzo Maraio, consigliere regionale del Psi, da Roberto Montefusco, dirigente politico provinciale di Sinistra Italiana, quindi da Francesco Todisco, Delegato per le Aree Interne del Governatore Vincenzo De Luca. Il Sindaco di Cesinali, Dario Fiore ha commentato il fatto parlando di una leggerezza del vicesindaco, tuttavia vengono riportate dai media dichiarazioni nelle quali sottolinea che le «esternazioni sono state fatte da un profilo social privato e a titolo personale». L’amministrazione comunale ha preannunciato una verifica interna.
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