Nato morto uno di due gemelli ad Avellino, denunciata la clinica

L'episodio lo scorso 31 dicembre. La famiglia ha richiesto l'intervento della magistratura per accertare eventuali responsabilità dello staff medico, che in queste ore ha parlato di una fatalità tragica

Nato morto uno di due gemelli ad Avellino, genitori sotto choc pronti a richiedere l’intervento della magistratura. La denuncia è stata formalizzata in queste ore dalla madre e dal padre del piccolo. Secondo quanto si apprende, sarebbe stata già acquisita almeno parte della documentazione su richiesta dell’autorità giudiziaria, che ora dovrà fare luce su quanto accaduto lo scorso 31 dicembre. Le indagini dovranno accertare eventuali presunte responsabilità nel decesso, a cominciare dalla individuazione della causa che ha portato alla morte del bimbo. Per i familiari ci sono gli estremi per approfondire una questione che ritengono debba essere chiarita, alla luce del decorso regolare della gravidanza. Sarà comunque il medico legale ad accertare le ragioni per cui è nato morto uno dei gemelli ad Avellino.

Il Palazzo di Giustizia di Avellino in piazza D’Armi

IL FATTO. L’episodio si è verificato lo scorso 31 dicembre nel capoluogo, ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore, quando la famiglia aveva ormai maturato la decisione di rivolgersi alla magistratura. La vicenda riguarda un parto gemellare programmato con taglio cesareo presso una clinica avellinese. Gli esami effettuati sulla donna alla vigilia del ricovero sarebbero stati rassicuranti, privi di anomalie preoccupanti. La giovane si apprestava con gioia a dare alla luce i suoi due figli, ma in sala parto l’epilogo è stato molto diverso. Dopo la nascita della prima di due gemelli, una femminuccia in buona salute, il tragico epilogo: subito dopo il fratellino maschio è nato morto, come è stato riferito immediatamente in sala parto alla madre. Sotto choc i due genitori, sopraffatti dal dolore e dalla rabbia. Poi la decisione di vederci chiaro e la denuncia presentata alla autorità giudiziaria con la richiesta di sequestro della cartella clinica.

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