Beni confiscati alla criminalità, Monteforte acquisisce 17 immobili

IL SINDACO COSTANTINO GIORDANO: SARANNO RIUTILIZZATI PER FINALITÀ SOCIALI. Conferenza di servizi presso la Prefettura di Napoli per assegnare la destinazione di circa 750 unità immobiliari sottratte alle mafie nei territori di Napoli, Caserta e Avellino. Presente tra gli altri, anche il nuovo Prefetto di Avellino Paola Spena

Monteforte Irpino, Palazzo Loffredo, sede del Comune

Monteforte Irpino acquisisce 17 immobili tra i beni confiscati alla criminalità. Rientrano tra le 750 unità immobiliari censite dalla Campania come beni confiscati a cui assegnare una nuova destinazione d’uso. La Conferenza di Servizi che si è svolta presso la Prefettura di Napoli ha ricollocato sul mercato i beni confiscati alla criminalità nelle province campane di Napoli, Caserta e Avellino, per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Si tratta di appartamenti, box e terreni. L’incontro è stato convocato anche per fare il punto sulle criticità rilevate intorno alla gestione dei beni confiscati. Promotori dell’iniziativa l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, diretta da Bruno Frattasi, di concerto con il Prefetto di Napoli Carmela Pagano. Sono stati infatti convocati tutti gli enti locali interessati dalla presenza di beni confiscati, per consentire loro di presentare manifestazione d’interesse e acquisirli al patrimonio comunale per immaginare nuova destinazione d’uso sociale. Sono intervenuti all’incontro anche i Prefetti di Avellino e Caserta, i rappresentanti della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, delle Province di Avellino e Caserta, e i Comuni. Fra questi il Comune di Monteforte Irpino, che ha presentato la manifestazione d’interesse per l’acquisizione di 17 beni immobili, fra cui 8 appartamenti e 9 box che ricadono sul territorio comunale.

Il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano

L’amministrazione comunale guidata da Costantino Giordano con la delibera di giunta n.194 del 9 Dicembre scorso, ha stabilito che «gli immobili saranno destinati alla realizzazione di servizi e progetti con finalità istituzionali/sociali e rivolti prioritariamente alle fasce svantaggiate della popolazione oppure, in alternativa, utilizzarli per uso sociale a favore della collettività e per l’emergenza abitativa», come si legge nella nota del Comune. Il Sindaco Giordano e l’assessore ai lavori pubblici Carmine Tomeo hanno assistito ai lavori, insieme al Prefetto di Avellino Paola Spena.

Paola Spena, Prefetto di Avellino

Hanno ascoltato le relazioni del direttore dell’Agenzia del Demanio, che ha illustrato un dossier comprendente circa 17 mila beni confiscati alla criminalità organizzata e riassegnati per il riuso da parte di cooperative sociali, imprese o altre associazioni no profit. Attualmente circa 16mila ulteriori beni immobili sono sotto la tutela dell’Agenzia del Demanio, che dovrà procedere a nuova riassegnazione. Una procedura che necessita di un’accelerazione sui tempi, tenendo presente il rischio di vandalizzazione delle strutture nel periodo che intercorre fra il sequestro e la riassegnazione. Altro nodo sollevato, quello delle imposte che gravano su Associazioni o Fondazioni.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

Il Comune di Monteforte intanto manifesta soddisfazione per il risultato incassato. “E’ una gran bella giornata per la nostra: in Prefettura abbiamo respirato aria di grande legalità. E’ stato come stringere un patto implicito tra le Istituzioni. Andiamo avanti su questa strada per poter continuare ad affermare la supremazia dello Stato e la sconfitta della criminalità” ha dichiarato il sindaco. I beni immobili che tornano nella disponibilità del Comune saranno destinati ad attività di carattere sociale e inclusivo.


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