Un anno fa moriva Pietro Foglia, il ricordo commosso delle istituzioni

Folla e partecipazione presso la sede della Provincia di Avellino per la cerimonia di intitolazione della sala consiliare all'ex presidente del consiglio regionale. L'abbraccio ideale ai familiari dopo il toccante discorso della figlia Amalia

Pietro Foglia

Un anno fa moriva Pietro Foglia, già presidente del consiglio regionale, protagonista come politico e come ingegnere della lunga fase di riprogrammazione industriale della provincia di Avellino, dopo il terremoto del 1980. Questa mattina nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo presso la Provincia di Avellino, per la cerimonia di intitolazione della sala consiliare c’era una folla di rappresentanti istituzionali, ma anche di cittadini.

Un anno fa moriva Piero Foglia, il ricordo commosso delle istituzioni. Il discorso toccante pronunciato dalla figlia Amalia

Commozione è l’unica parola in grado di descrivere il sentimento prevalente tra i tanti che hanno deciso di partecipare a questo omaggio alla figura di un uomo ritenuto perbene, prezioso per la sua comunità. Dal Presidente della Provincia e conterraneo Domenico Biancardi, ai familiari, all’ex sindaco di Sturno Franco Di Cecilia, in pochi sono riusciti a trattenere le lacrime, prendendo la parola. I brevi interventi risuonati nella sala avevano il carattere dell’orazione funebre, tanto breve è parso a tutti questo primo anno trascorso senza l’ingegnere Pietro Foglia. A pochi metri dal tavolo dei relatori, dove hanno preso posto l’ex Governatore Stefano Caldoro e il successore di Foglia alla Presidenza del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, tra gli altri, è intervenuta la figlia di Foglia, Amalia. Ha voluto ringraziare a nome dei familiari presenti le istituzioni della Provincia di Avellino per aver voluto ricordare e tramandare ai posteri la figura del padre, scegliendo il suo nome per la intitolazione del Parlamentino. Amalia Foglia ha ricordato l’amore di suo padre per la terra d’Irpinia, la dedizione profusa nei suoi impegni come ingegnere prima che come figura politica, diventando per questo un riferimento. Franco Di Cecilia ha sottolineato, nel presentare la proposta unanime del Consiglio Provinciale, come la scelta della intitolazione sia stata fatta con spontaneità da ogni consigliere eletto, in risposta ad una esigenza diffusa tra le rappresentanze istituzionali al di là dello steccato politico. La figura di Foglia venuta fuori dal racconto di Domenico Biancardi e di Stefano Caldoro era quella di un uomo dotato di grandi capacità, temperate da una umiltà che lo metteva al fianco di ciascuno nella soluzione dei problemi con pazienza e determinazione. La sua autorevolezza delle idee camminava di pari passo con il suo piglio sobrio, laborioso, concreto, diretto a realizzare opere di interesse delle persone. Una grande lezione di stile, hanno sottolineato un po’ tutti, non celando il senso di vuoto che ciascuno, nella riservatezza dei propri pensieri, come nell’esperienza politica pubblica, sente dolorosamente un anno dopo la dipartita dell’uomo.

Un anno fa moriva Piero Foglia, il ricordo commosso delle istituzioni

Tante le personalità del mondo politico provinciale e regionale presenti. Oltre ai citati Stefano Caldoro e Rosa D’Amelio, c’erano Maurizio Petracca e Pasquale Sommese, alcuni sindaci, a cominciare dal primo cittadino di Avellino Gianluca Festa e dal collega di Montoro Girolamo Giaquinto. E poi il Presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano, il consigliere comunale Dino Preziosi, l’ex manager dell’Azienda San Giuseppe Moscati, Giuseppe Rosato, Caterina Lengua vicesindaco di Cervinara, Monica Spiezia, Costantino Giordano, Antonella Pecchia, tra gli altri.


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