Il Carro di paglia brand per il turismo in Ufita

Convocati i sindaci per definire il percorso di candidatura di questa tradizione settecentesca all'Unesco. Il sindaco di Flumeri Angelo Lanza: "Il circuito dei carri nelle rotte del turismo internazionale della Campania"

Carro di paglia a Mirabella. Immagine dell'obelisco realizzato negli anni scorsi

Il carro di paglia può diventare il brand internazionale per il turismo in Ufita, a partire dal riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Umanità. La Regione Campania è pronta a investire, come si sapra, domani 4 dicembre, quando gli amministratori coinvolti nella candidatura al patrimonio immateriale dell’Unesco de “I rituali e i carri artistici del grano” uniti da un comune accordo siglato in Molise lo scorso ottobre, saranno protagonisti di un convegno scientifico. I sindaci di Flumeri, Mirabella Eclano, Fontanarosa, e Villanova del Battista della provincia di Avellino, Foglianise e San Marco dei Cavoti del beneventano e Jelsi in provincia di Campobasso discuteranno pressi gli uffici regionali dell’istruttoria da compilare per la candidatura delle tradizioni che ruotano intorno all’arte della paglia e del grano a patrimonio Unesco. Al convegno prenderà parte anche Helga Sanità, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa che ha ottenuto l’incarico da parte degli amministratori di produrre lo studio “scientifico” che sarà allegato a corredo della richiesta.

Il sindaco di Flumeri, Angelo Lanza

CARRO DI PAGLIA, GIGLIO, TIRATA, ARTE DI GRANO, SEGNI DI UNA TRADIZIONE ANTICA DELL’EUROPA RURALE. “Si tratta di un passo importante verso la richiesta di riconoscimento delle nostre tradizioni a patrimonio immateriale dell’umanità: il nostro compito in questa sede sarà quello di trasferire la voce delle comunità all’incontro scientifico nella richiesta di affermazione delle nostre tradizioni come un valore fondante e che vorremmo far riconoscere anche fuori dai confini regionali e nazionali” ha spiegato Angelo Lanza sindaco di Flumeri alla vigilia dell’incontro. “A Napoli ci interfacceremo con studiosi di fama internazionale, che daranno avvio ad una fase di ricerca antropologica approfondita dei nostri territori. Lo studio è stato finanziato dalla Regione Campania e quindi affidato agli accademici dell’Università di Napoli, che avranno il compito di ricostruire, fin dalle origini, questa tradizione millenaria legata al grano e alla lavorazione della paglia” continua. L’università, attraverso Helga Sanità, sarà impegnata nella ricerca di materiale documentale di ogni genere, dalle fotografie alle pellicole cinematografiche ed altro; ma anche ad affiancare le amministrazioni coinvolte dal partenariato negli incontri itineranti sul territorio. “Lo studio dell’Università è già partito, e la professoressa Sanità è già al lavoro” puntualizza Lanza. “Contestualmente noi amministratori seguiamo l’iter procedurale che attiene alla candidatura: il nostro obiettivo è quello di inserire i nostri comuni nelle prossime mappe dei siti segnalati dell’Unesco e catturare l’attenzione del flusso di turisti stranieri che ogni anno visita gli scavi di Pompei, la Reggia di Caserta, la costiera amalfitana ed altri”. Il riconoscimento del rituale della paglia e del grano nell’areale irpino, sannita e molisano è ampiamente consolidato sul territorio e fra la sua popolazione, che da anni continua a vivificare tradizioni millenarie di cui si è persa l’origine. “Ora attendiamo che sia l’Unesco a riconoscere questo rapporto simbiotico fra comunità e riti tradizionali come un patrimonio da preservare e custodire” argomenta. “E’ chiaro che da questa candidatura ci aspettiamo non solo la tutela delle tradizioni, ma anche la costruzione di una politica di valorizzazione del territorio che porta con sè sviluppo, crescita e benessere. Per questo saremo particolarmente impegnati nel percorso di sostegno alla studio da parte dell’Università, per esporre al meglio il comune sentire, il forte senso di appartenenza alle radici e sintetizzarlo in un minimo comune denominatore in grado di costruire la cifra di questo territorio”.

Il Carro di paglia brand per il turismo in Ufita. Regione Campania pronta a investire. Nella foto: il celebre Giglio di Flumeri

Si procede a piccoli passi. Dopo la firma del protocollo d’intesa fra i comuni irpini, sanniti e del Molise, che lo scorso ottobre hanno siglato l’impegno a collaborare per costruire una rete di condivisione del percorso culturale e di valorizzazione, gli amministratori dovranno produrre l’istruttoria da candidare, ma anche programmare una politica dell’accoglienza, e mettere in campo un piano strategico all’altezza dei flussi turistici che oggi animano Pompei e la costiera amalfitana.


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