Regionali 2020, Ardolino: basta passerelle, rilanciare la politica

Il presidente nazionale dell’Acai, Associazione condòmini assegnatari ed inquilini, condanna quelle che definisce «le passerelle della politica in vista delle regionali». E lancia la necessità di una alternativa

Il segretario nazionale dell’ACAI, “Associazione Condòmini Assegnatari e Inquilini” Giovanni Ardolino

Giovanni Ardolino, presidente nazionale dell’Acai, l’Associazione condòmini assegnatari ed inquilini, condanna quelle che definisce «le passerelle della politica in vista delle regionali». Con una nota sollecita la nascita di una alternativa alle forze oggi in campo. «Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale delle regionali, Avellino e l’Irpinia sono diventate palcoscenico delle sfilate di politici nazionali e di esponenti di governo. Del nostro territorio si ricordano solo quando gli conviene, ma nulla di concreto viene fatto per le comunità locali», scrive nel comunicato Giovanni Ardolino. «La nostra terra ha bisogno di una classe politica che sia sempre presente e pronta a raccogliere le istanze dei cittadini, individuando soluzioni adeguate ai problemi». Invece, prosegue Ardolino, «il termine ‘politica’ è diventato sinonimo di opportunismo e carrierismo. Troppo spesso assistiamo a polemiche sterili e personalistiche dentro i partiti e i movimenti e tra le diverse sigle organizzate, in difesa di interessi particolari e circoscritti, mai per il bene comune», si legge ancora. «Ci sarebbe bisogno di attenzione, di proposte concrete e di progetti realizzabili per contrastare la crisi economica e sociale che da anni ci investe e che per tante famiglie appare senza via d’uscita. Per non parlare della vivibilità quotidiana dei centri urbani dell’Irpinia, che richiederebbe uno sforzo delle amministrazioni locali e degli enti di servizio. Di tutto questo, però, non c’è quasi traccia». Pertanto, conclude, «ribadisco e rilancio la necessità di un progetto di partecipazione diretta dei cittadini alla vita civile e politica delle nostre comunità. Non possiamo più restare a guardare il disastro che è sotto i nostri occhi. Va costruita un’alternativa valida, in tempi brevi».

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