Il Clan h a Capriglia mette in scena una rappresentazione teatrale nella giornata contro la violenza di genere, offrendo un manifesto vivente. Questo pomeriggio, alle ore 17:30, organizzato dalla neonata associazione «Le figlie di Artemide» e con il patrocinio del comune di Capriglia, la compagnia avellinese prenderà parte all’inaugurazione della “panchina rossa”, prologo, alle ore 19 nella sala consiliare, della performance teatrale dal titolo: «Parola di donna», ideata da Salvatore Mazza. Il Clan H a Capriglia metterà in scena Santa Capriolo, Laura Tropeano, Antonia Guerra e MariaPia Di Padova con il supporto dello stesso Salvatore Mazza, di Andrea De Ruggiero e Umberto Branchi. «È sempre complesso mettere in scena argomenti che toccano così profondamente, ma bisogna farlo», spiega Salvatore Mazza. «L’obiettivo è quello di sensibilizzare e informare sul delicato e sempre attuale tema, attraverso l’arte del teatro. Lo spettacolo è un viaggio, attraverso l’amore, l’amore che è e che non è, l’amore che ‘è un’altra cosa’, l’amore che è portatore di sentimenti puri ma anche di gelosie disturbate. Un percorso fatto di volti, immagini e parole alla scoperta di mondi così lontani da noi e così vicini, quasi intimi. Parole come ‘coraggio’ e ‘speranza’ devono, oggi, dar forza, aprire spiragli e e dare voce a chi non ne ha o non riesce ad averne». Nella giornata dedicata al contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne il Clan H darà vita ad un doppio appuntamento. Alle ore 16:30, nella cornice della Chiesa del Carmine ad Avellino, con il patrocinio del comune di Avellino, prenderà parte nel capoluogo al convegno: «La violenza contro le donne e il femminicidio come espressione della cultura patriarcale». Salvatore Mazza, con una lettura interpretata, introdurrà questo tema così importante e urgente.
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