Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca sfida Salvini in tv: «Vengo anche al Papeete, se necessario», ha spiegato intervenendo nella consueta rubrica televisiva del fine settimana su Lira Tv. «Basta corbellerie, serve un subito un dibattito sulle cose concrete», ha premesso il Governatore, spiegando che «Salvini ogni volta che viene in Campania racconta una quantità sconvolgente di fesserie», rivolgendosi ai cittadini campani «come se vivessero sulla luna». Pur di parlare in pubblico con il leader della Lega De Luca si dice pronto a raggiungerlo ovunque in Italia: «Vengo a Milano, al Papeete, purché si parli di questioni concrete». Il Governatore respinge anche gli accostamenti ad altri personaggi politici. «Per cercare di screditarmi tenta di accomunarmi con esponenti istituzionali con cui non ho nulla da spartire», sottolinea. Rinfaccia al capo del Carroccio «di aver tentato di rudurre i fondi sanitari della Campania» e rivendica l’efficienza della macchina amministrativa regionale negli ultimi anni: «La Regione paga i suoi fornitori in 38 giorni, contro i 60 della Lombardia».
Il Governatore non risparmia colpi sul piano politico. «Ha preferito avere per la Lega la candidatura al Comune di Napoli, sapendo già che alla Regione Campania perderà, ma può star certo che anche nel Comune partenopeo non ce la farà». Di qui l’attacco indiretto al suo futuro rivale, Stefano Caldoro, il suo precedessore. «Quando arrivai nel 2015 ho trovato il nulla». E ha dato le cifre: «Abbiamo fatto il risanamento finanziario rilevando un buco di bilancio pari a 2,3 miliardi di euro», poi «abbiamo risanato la Sanità della Campania», quindi i trasporti con l’Eav «che non acquistava un treno da 35 anni, avendo anche acquistato 24 treni dalle ferrovie». Ha ricordato il collegamento aeroportuale tra Capodichino e Amalfi, «il trasporto gratuito per gli studenti, l’organizzazione delle Universiadi con 270 milioni, risanando 70 impianti sportivi». Infine, un passaggio sul movimento delle sardine. «Chiedono fatti e non tweet e battute, esattamente come faccio io. E i fatti valgono molto più delle bandiere di partito».
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