Prima udienza del processo relativo all’inquinamento della Valle del Sabato si è aperta con la polemica sulle richieste per le parti civili. Si è costituita la Provincia di Avellino con il suo legale, mentre sono risultate assenti le Amministrazioni comunali di Avellino e Montefredane. Lo segnala Franco Mazza, referente del Comitato «Salviamo la Valle del Sabato», che segnala la circostanza con una nota stampa nella quale annuncia l’avvenuta costituzione della sua associazione, «in qualità di persona danneggiata dal reato». Il comitato ha chiesto per mezzo dei propri legali, Avv. Maddalena Fortunato e, presente in aula, l’Avv.p. Anna Esposito, l’ammissione della costituzione di parte civile, si legge nel comunicato.

Provincia di Avellino. La sede di Palazzo Caracciolo
Franco Mazza, medico e referente dell’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato”

Tuttavia, «nel processo che vede imputati, a vario titolo: Boccalone Nicola, Barbati Annarosa, Biondo Vincenzo, Santo Nicola Eliodorio, Marsella Alfonso, Dentice Pantaleone, Dentice Gaetano e De Blasio per condotte illecite individuate a norma del D.Lgs 152/2006 e dell’art. 674 c.p., condotte che si inseriscono nell’ambito dell’inquinamento ambientale della Valle del Sabato», Mazza rimarca «grandi assenti le parti offese individuate nel Comune di Avellino e nel Comune di Montefredane, presente, invece, la Provincia di Avellino che per mezzo del proprio legale si è costituita parte civile».  A completare il resoconto della udienza inaugurale, Mazza riferisce che le difese degli imputati hanno richiesto, «per alcuni capi di imputazione, l’oblazione cioè il pagamento di una somma di denaro, stabilita dalla legge, in relazione alla contravvenzioni commessa, estinguendo così il reato». Il processo é stato rinviato al 29 Gennaio 2020. «Il giudice dott. Corona deciderà in merito alle richieste a  lui avanzate. Magari per quella data i due Comuni assenti decideranno di partecipare al processo dimostrando di tenere al proprio territorio e alla salute dei cittadini».


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