Ospedaletto d’Alpinolo, blocco sanitario per 400 quintali di vino non tracciato

Doppio blitz dei Carabinieri della locale stazione, il secondo con l'ausilio del N.A.C. e di personale dell’A.S.L. di Avellino. Il titolare di un'azienda agricola è che accusato di aver bruciato residui della pigiatura d'uva

Ospedaletto d’Alpinolo, blocco sanitario per 400 quintali di vino non tracciato disposto dai Carabinieri nei confronti di una azienda agricola di Ospedaletto d’Alpinolo. Denunciato il titolare anche perché accusato di bruciare vinaccia. I Carabinieri hanno contestato la violazione alle norme in materia ambientale previste dal Decreto Legislativo 152/2006. Secondo i militari, nel cortile della propria azienda, l’uomo avrebbe intenzionalmente appiccato il fuoco per lo smaltimento di un cumulo di circa due metri cubi di residui della pigiatura dell’uva. Il successivo accesso ispettivo alla medesima azienda, eseguito con l’ausilio dei Carabinieri del N.A.C. e di personale dell’A.S.L. di Avellino, ha inoltre fatto emergere irregolarità in ordine alla produzione di vini. Disposto il provvedimento di blocco sanitario per oltre 400 quintali di prodotto, stipato principalmente in silos d’acciaio e botti di rovere, poiché privo di documentazione di tracciabilità e giacenza. Alla luce degli elementi raccolti, a carico del titolare dell’azienda è scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Ospedaletto d’Alpinolo, blocco sanitario per 400 quintali di vino non tracciato

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