Arrestato ad Avella 50enne. Dovrà scontare un anno ai domiciliari

Altro arresto a Montoro, dove è stato revocato il beneficio della detenzione a casa per un uomo sorpreso dai Carabinieri a colloquiare con due uomini estranei alla famiglia e gravati da precedenti

Arrestato ad Avella 50enne. Dovrà scontare un anno ai domiciliari per l’espiazione di pena in regime di detenzione domiciliare emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Avellino. L’uomo è stato prelevato dai Carabinieri della locale Stazione, a cui è stata affidata l’esecuzione della ordinanza. All’uomo è contestato il reato di cui all’articolo 611 (Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato). Avrebbe minacciato una persona per indurla a ritirare le accuse precedentemente mosse nei suoi confronti. L’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino e condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Avella, ha portato all’emissione del provvedimento. Successivamente alle formalità di rito l’uomo arrestato ad Avella è stato tradotto alla sua abitazione per l’espiazione della pena residua di circa un anno di detenzione domiciliare.

Carabinieri della Stazione di Avella

VIOLA GLI ARRESTI DOMICILIARI A MONTORO, 40ENNE IN CARCERE. Si sono riaperte le porte del carcere di Avellino per un 40enne della provincia di Napoli, già sottoposto agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Avellino per l’inosservanza di alcune prescrizioni impostegli. L’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Montoro Inferiore presso la sua abitazione in compagnia di due uomini (anche loro della provincia di Napoli e con a carico precedenti di polizia), violando il divieto di incontro e colloquio anche telefonico o telematico con persone diverse dai propri familiari. La puntuale refertazione all’Autorità Giudiziaria ha fatto scattare l’ordine di sospensione provvisoria degli arresti domiciliari con contestuale accompagnamento in istituto penitenziario. Il 40enne è stato tradotto alla Casa Circondariale di Bellizzi Irpino.

 

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