Possedeva una moto a sua insaputa, denunciati concessionario e agente pratiche auto

Una donna di Frigento ha scoperto di essere intestataria di un veicolo dopo aver ricevuto cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle tasse. La truffa è stata portata alla luce dai Carabinieri della locale Stazione, che hanno indagato a seguito della sua denuncia

Possedeva una moto a sua insaputa, ma l’ha scoperto solo dopo aver ricevuto cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle tasse. Non si trattava di un errore o un caso di omonimia, ma di una truffa, portata alla luce dai Carabinieri della Stazione di Frigento, che hanno anche identificato i presunti responsabili, due persone dell’area vesuviana deferite all’autorità giudiziaria. In particolare, si tratta di un concessionario di auto e di un agente di pratiche automobilistiche dell’area vesuviana dai Carabinieri della Stazione di Frigento.

Possedeva una moto a sua insaputa, ma l’ha scoperto solo dopo aver ricevuto cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle tasse. Non si trattava di un errore o un caso di omonimia, ma di una truffa portata alla luce dai Carabinieri di Frigento

I militari hanno smascherato questa particolare tipologia di truffa, indagando sulla denuncia presentata da una donna del posto, che si era vista recapitare cartelle esattoriali per i mancati pagamenti della tassa di possesso di un motociclo. Una circostanza che aveva destato allarme nella donna, che non ha esitato a denunciare tutto alla locale stazione dei Carabinieri, spiegando di non aver mai acquistato il mezzo che risultava invece di sua proprietà. Di qui l’approfondimento da parte dei militari, che hanno escluso subito l”ipotesi del mero errore, ritenendo fondata la pista di una truffa architettata con cura. In breve, le indagini hanno fatto emergere indizi di colpevolezza nei confronti di due uomini, entrambi sulla quarantina, che, in concorso tra loro, con documenti e firme false avevano intestato un motociclo alla donna, a sua insaputa. Gli indagati sono stati individuati una volta svelata la procedura seguita e le finalità della truffa, della quale soni ritenuti responsabili il titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche automobilistiche ed il titolare di una concessionaria per la rivendita di veicoli dell’area vesuviana. Entrambi sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria in stato di libertà accusati dei reati di truffa e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

 

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