Sottoservizi per un palazzo in un’area archeologica, 2 denunciati

Operazione ad Atripalda condotta dai Carabinieri della Stazione Forestale di Avellino, al termine di una indagine mirata. I due sono accusati di aver fatto passare condotte al servizio di in immobile residenziale sotto un terreno comunale vincolato in assenza di autorizzazione

Sottoservizi per civili abitazioni in un’area archeologica. Per questo sono state denunciate due persone ad Atripalda dai Carabinieri della Stazione Forestale di Avellino, al termine di una iindagine. Gli indagati sono accusati di aver realizzato, in concorso fra loro, sotto-servizi occupando parzialmente un suolo comunale vincolato senza autorizzazione. I lavori, fanno sapere i Carabinieri della Forestale, hanno comportato l’esecuzione di uno scavo di trincea e successivo rinterro, finalizzato al passaggio delle condotte elettrica, gas metano e fognaria a servizio del proprio immobile ad uso residenziale abitativo, interessando un fondo di proprietà comunale, “a vantaggio esclusivo dei privati interessati”, si legge nel comunicato. In sede investigativa è emerso che i lavori sarebbero stati eseguiti in assenza del necessario e preventivo nulla osta della soprintendenza archeologica, risultando il fondo dichiarato “bene culturale di importante interesse archeologico”. Pertanto, i lavori risulterebbero eseguiti in assenza dell’atto pubblico di costituzione di servitù e del preliminare nulla osta della competente Soprintendenza Beni Archeologici. Ritenendo violata un’area archeologica, i due indagati sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. L’operazione è stata condotta nell’ambito di controlli mirati alla prevenzione e repressione dei reati nel settore urbanistico-edilizio in zone di particolare pregio, tutelate dal codice dei beni culturali e del paesaggio, si fa sapere.

I Carabinieri del Nucleo Forestale

 

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