Piattaforma industriale cablata dietro la Ferrero “offresi”. Torella dei Lombardi chiede la Zes

Il Comune è pronto a collocare sul mercato una piattaforma cablata collegata all'Ofantina, con accesso alla futura Lioni- Grottaminarda. Delli Gatti: "Disponibili a firmare il protocollo dell'Asi e chiama i 25 dell'Area Pilota"

“Il Comune di Torella ha un’area Pip pronta a catturare investimenti e nuove presenze: lotti disponibili, urbanizzazione completata e una posizione strategica di prossimità all’Ofantina, all’area industriale Porrara di Sant’Angelo dei Lombardi e soprattutto al collegamento con la Lioni- Grottaminarda”. Così Amado Delli Gatti, primo cittadino di Torella dei Lombardi, che alla vigilia dell’insediamento della Conferenza delle Amministrazioni dell’Asi di Avellino sul protocollo per lo sviluppo, rivendica il ruolo di primo piano dell’area produttiva del paese escluso dalla strategia Asi, ma pronto a guidare una manovra di attrazione degli investimenti dall’interno dell’area del progetto pilota.

“Il nostro sito gode di una posizione eccezionale perchè si sviluppa in maniera compatta in un’area all’ingresso del paese, servita da metano, acqua, luce e gas, e che sta per essere raggiunto dalla fibra ottica entro il 2020, cablata con Open Fiber” spiega il sindaco. “In passato ci sono state delle difficoltà a piazzarle sul mercato, ma oggi abbiamo i titoli per rilanciarli in ottica industriale, commerciale e artigianale: il consiglio comunale si è assunto la responsabilità di adottare una strategia di marketing, partendo proprio dall’abbattimento dei costi, portandoli a 10 euro a metro quadro. Non solo: nel regolamento abbiamo inserito una serie di norme che consentono alle neo imprese di fare investimenti scansionati nel tempo e agevolarli nel migliore dei modo possibili. I proventi ricavati dalla vendita dei lotti, vengono nuovamente investiti sull’area Pip, per l’efficientamento dei servizi”.

Il Piano di Insediamento Produttivo torellese prevede sia lotti di grandi dimensioni utili ad imprese che necessitano di un migliaio di metri quadri, sia imprese più piccole. “Il vero punto di forza è l’elasticità che contraddistingue l’attività amministrativa nell’iter procedurale e burocratico: siamo in grado di azzerare al minimo la tempistica, e rispondere in tempo reale alle richieste degli imprenditori. La nostra è una velocità elvetica” puntualizza. “Il nostro Suap ha ottenuto l’appoggio incondizionato dell’amministrazione che ha dovuto adempiere ad atti di competenza politica, con la messa in atto delle maggiori agevolazioni possibili”. Parallelamente alla strategia messa in campo dall’Asi di Avellino, il Comune di Torella applica la misura di incentivo agli investimenti, arginando l’indisponibilità di applicare il credito d’imposta e altri benefici previsti invece dalle Zes.

Ad oggi già due aziende hanno acquistato terreni nell’area: una impegnata nel campo delle infrastrutture per telecomunicazioni, con un organico di 40 operai, e un’altra impegnata nei servizi all’agricoltura, che sta perfezionando l’atto di acquisto. “Avevo fatto richiesta – come atto politico- che le aree Pip dei 25 comuni dell’area pilota entrassero in blocco nelle agevolazioni previste dalle Zes, ma al momento non ci sono riuscito, e ho dovuto incassare una piccola delusione” rivela Delli Gatti. “Immaginare di costruire uno sviluppo a macchia di leopardo o alimentare siti che diventano progressivamente ‘pip ad alto fusto’ è una mortificazione per un’intera area afflitta dalla desertificazione demografica”.

E poi l’affondo sul progetto pilota. “Credo che le ultime grandi attività e iniziative di sviluppo delle aree interne annunciate dal tavolo non abbiano messo l’uomo al centro della loro azione. Non ho la certezza che riusciranno ad intercettare le vere esigenze e necessità dei cittadini dell’Alta Irpinia”. Escluso dal protocollo d’intesa siglato a Venticano da 40 amministrazioni comunali, Asi Avellino e Regione Campania, il Comune di Torella sottolinea l’adesione al progetto di Confindustria Avellino teso alla promozione del paese. “Gli amministratori oggi sono la frontiera dello Stato costretti ad assumere compiti che in realtà dovrebbe espletare la Regione o il Governo centrale. Abbiamo aderito all’iniziativa di Confindustria, e intendiamo rilanciare l’economia locale con i mezzi e gli strumenti che abbiamo” conclude.


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