Letture. Le notti bianche di Fedor Dostoevskij

Un senso amaro e intimo di solitudine avvertita in modo profondo dal protagonista, senza nome, ad indicare una condizione vissuta che accomuna tutti, che vaga senza meta attraverso le strade di una Pietroburgo magica ed evanescente...

Le notti bianche di Fedor Dostoevskij, un classico da riscoprire. Un senso amaro e intimo di solitudine avvertita in modo profondo dal protagonista, senza nome, ad indicare una condizione vissuta che accomuna tutti, che vaga senza meta attraverso le strade di una Pietroburgo magica ed evanescente, ripercorrendo come un sogno il tempo trascorso in quella città, in cui ha imparato a conoscere le altre persone come se facessero parte della propria vita e del proprio mondo – anche i palazzi si rivestono di una natura umana e lo osservano. Questa sua condizione scaturisce da un bisogno insopprimibile di comunicare con qualcuno e di avere una propria casa ed egli la immagina come se fosse la casa di ogni essere che lo circonda. L’ incontro improvviso con una donna dalla fugace bellezza che piange e osserva l’acqua torbida del canale ricrea un mondo diverso: la segue e la salva da un importuno, ma nasce in lui un senso di protezione e la vita gli appare sotto un’altra dimensione, eterea eppure reale. E’ un avvicinarsi e un respingersi da parte di lei, che lo scongiura di non innamorarsi di lei….invano. il protagonista è travolto da una passione silenziosa nei confronti della ragazza, è innamorato di un ideale. Quando i due si rivedono, la ragazza, Nasten’ka gli chiede di raccontarle la sua storia: si svilupperà tra loro un dialogo, fatto di silenzi e parole non dette, reprimendo a fatica i propri sentimenti. Egli si definisce “sognatore”, sente di averla già conosciuta in un tempo immaginario, e si sente felice, perché “il sognatore è già ricco della propria vita”. A poco a poco tuttavia il regno dei sogni che egli ha costruito intorno a questo sentimento, si comincia a sgretolare irrimediabilmente e le illusioni svaniscono come una visione: regna il silenzio, poi la fantasia eccitata e un nuovo stimolo immaginativo gli fa comprendere che è lui l’artefice della sua vita e inizia a provare un’allegria e felicità inesauribili. E’ un’altra illusione, ne è consapevole, ma egli decide di viverla pienamente nella sua immaginazione, si rende conto di aver perso ogni misura e ogni limite, si sente preda di una frenesia amorosa che lo fa sentire allo sbando, perso nel suo sogno, mentre gli altri, diversi da lui, vivono una vita vorticosa. Comincia a cercare in quella cenere almeno una scintilla e, durante gli incontri con lei, si raccontano ognuno la propria storia, l’incapacità di lei di spezzare lo stretto legame che ha con sua nonna, con cui è costretta a vivere; conosce il giovane inquilino, di cui è innamorata e che promette di sposarla dopo un anno, al suo ritorno da Mosca. Nelle notti bianche, a poco a poco il rapporto tra loro due si riempie di segreti, di condivisioni di illusioni, fino a coinvolgerlo, facendogli recapitare addirittura la lettera per l’amato. La loro “terza notte bianca” è piena di silenzi e di sospiri, lei è felice che egli non si sia innamorato di lei, ma il protagonista, dopo aver tentato invano di trovare scuse per giustificare il mancato arrivo dell’amato, le confessa alla fine il suo amore, dicendole che l’amerà per sempre. Il desiderio e al contempo la paura di suscitare un sentimento in lui che non può completamente ricambiare portano Nasten’ka a nutrire molti dubbi, anche se poi, improvvisamente gli chiede di trasferirsi da loro. Siamo di fronte ad un momento in cui sembra definirsi un finale chiaro e decisivo per il protagonista, ma la vita ha il potere di rivoluzionare tutto in un attimo. Tornando a casa, Nasten’ka vede l’amato e impulsivamente gli si getta tra le braccia: le illusioni del protagonista sono distrutte dalla fiamma della passione ed egli si rende conto che ”le mie notti bianche finirono un mattino”: nel suo cuore la perdona, mentre intorno a lui tutto va in rovina, ma la profondità del suo amore, anche se non corrisposto, non si spegnerà mai e il giorno dopo legge la lettera in cui lei le annuncia il suo matrimonio e si commuove, ricordando l’estrema dolcezza e felicità donata da un incontro particolare, che rimarrà nel cuore per sempre.

Ilde Rampino

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