Domato l’incendio a Sarno, ma sono andati in fumo un bosco molto esteso e una chiesetta storica. L’intervento con gli elicotteri ha permesso di avere ragione delle altissime fiamme, che hanno rischiarato a giorno la cittadina per tutta la notte. Monte Soretto resta però sotto osservazione. Sono 40 i vigili del fuoco intervenuti con 14 autobotti, arrivati da Salerno, Napoli e Avellino, coadiuvati dagli uomini della Protezione civile della Campania. Serviranno 40 anni per poter rivedere ricostituito il bosco bruciato in poche ore. Gli sfollati hanno avuto l’autorizzazione a rientrare nelle loro case. Ora si contano i danni.
PAURA NELLA NOTTE. A Sarno bruciavano le alture del Monte Saretto dalla metà del pomeriggio di ieri, da quando cioè intorno alle 18 si è avvistato un vasto incendio ormai già sviluppato. Da subito al lavoro diverse squadre dei Vigili del Fuoco, supportate dalle forze dell’Ordine e dalla Protezione Civile, ma anche dai volontari e da due squadre dell’Aib, l’Antincendio Boschivo della Provincia di Salerno, attivo con una decina di uomini.
AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL LAVORO. Si era immediatamente mobilitata l’Amministrazione comunale, con il Sindaco Giuseppe Canfora e il Vicesindaco Roberto Robustelli. Assunte le misure di emergenza a tutela della pubblica e privata incolumità. Disposta per oggi la chiusura delle scuole, i cittadini sono stati diffidati dall’uscire di casa, se non per necessità. Evacuate precauzionalmente le famiglie residenti a ridosso del Monte. Le fiamme si sono alzate imponenti ben visibili dal centro della cittadina tra le 17.30 e le 18, sotto gli occhi proprio del Vicesindaco, che da piazza Municipio ha dato l’allarme. È stato interessato al vasto incendio il versante occidentale di Sarno, tra le zone di Episcopio e Foce. In attesa che le autorità inquirenti accertino l’origine del rogo, si è accreditata presso le istituzioni locali in serata la matrice dolosa.
EVACUATE 200 PERSONE. La Protezione Civile locale e regionale avevano messo al riparo circa duecento persone. La maggiorparte di loro ha trovato rifugio per la notte presso familiari e amici, mentre una trentina sono state accolte presso la scuola media Bacelli, resa disponibile dal Comune con una ordinanza.
DALL’ALBA IN AZIONE GLI ELICOTTERI REGIONALI. Dalle prime luci dell’alba il fronte dei soccorsi si è avvalso dell’assistenza aerea, risultata decisiva per le sorti del rogo, spento in mattinata.
LEGGI ANCHE:
Rogo all’ICS di Avellino una settimana dopo: diossine in calo, proseguono i test sui suoli
ARTICOLI CORRELATI