Pranzano in un ristorante di Montella e truffano sul resto intascando 150 euro: denunciati

La cassiera chiede aiuto ai Carabinieri della locale stazione che in collaborazione del Nucleo Radiomobile li individuano anche grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza

Pranzano in un ristorante di Montella e truffano sul resto intascando 150 euro: denunciati. È accaduto a Montella dove due uomini con artifici e raggiri sono riusciti a farsi consegnare circa 150 euro dalla cassiera di un locale pubblico di Montella. Ma non è andata come speravano: i due abili truffatori sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della locale Compagnia. I due, entrambi 45enni di Napoli, sono già noti alle Forze dell’Ordine. Al momento di pagare il conto hanno messo in atto la cosiddetta “rendez-moi” o “truffa del resto”, uno stratagemma che consiste nel pagare con una banconota di grosso taglio che poi viene ripresa e sostituita con una inferiore, trattenendo però il resto calcolato sulla prima. L’operazione è un classico d’altri tempi tornato di moda e realizzato generando confusione intorno alla cassa pe indurre nell’errore il cassiere. In questo caso, l’esercente del ristorante di Montella ha intuito di essere stata truffata e ha richiesto l’intervento dei Carabinieri. Acquisendo utili informazioni e il video catturato dal sistema di videosorveglianza, i militari della Stazione di Montella in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile, sono giunti all’identificazione dei responsabili. Alla luce delle evidenze emerse, per i due soggetti è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino poiché ritenuti responsabili del reato di truffa.

UN ESPEDIENTE CHE MIETE VITTIME. È la truffa del momento e conta già centinaia di vittime. Funziona così: il malvivente entra in un locale commerciale e paga con una banconota di grosso taglio per un prodotto di poco valore. La cassiera elargisce il resto, ma a quel punto il soggetto, con una scusa, chiede di riavere la banconota e, distraendola ulteriormente con altri pretesti, le rifila un’altra banconota di taglio inferiore: la cassiera ha quindi dato il resto della prima banconota che ha anche restituito, prendendo quella di più piccolo taglio, non rendendosi subito conto, nel vorticoso passaggio di contanti, di essere stata circuita da un lestofante di mestiere. Un tipico caso di “confusione organizzata” che dura pochi istanti e si svolge senza esitazioni, possibilmente approfittando anche del momento con la presenza di più clienti in fila per pagare, tra i quali, spesso, anche qualche complice dello stesso truffatore.

 

 

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