Eva Luna racconta di Isabel Allende

Eva Luna racconta di Isabel Allende. Eva Luna è uno scrigno di racconti memorabili, legati da un filo misterioso e incisivo, in cui le parole rivestono un’importanza fondamentale per dirimere i contrasti di un rapporto, parole capaci di toccare con certezza il pensiero degli uomini, preda di una passione scatenata e irriverente: “due parole segrete” che restano nel cuore e spazzano via la violenza. I personaggi rivestono un carattere di avventurieri che determinano attrazioni pericolose da parte di donne apparentemente deboli, ma in realtà capaci di passioni debilitanti ma tenaci, tali da “impadronirsi dei frammenti dell’anima dell’uomo”. Passioni racchiuse in un angolo della memoria che scaturiscono a volte dalla comprensione illuminata per le debolezze umane e la tremenda determinazione che fa loro superare ogni tipo di ostacolo. La donna, protagonista di questi racconti, rivela un carattere ombroso, è descritta come bella e selvaggia, creatura sotterranea in cui si mescolano una natura selvatica e una tenerezza materna, in cui tuttavia vi è anche arroganza e tremendo orgoglio. Le passioni inesauribili, come la brama di ricchezza, rendono la vita densa di emozioni profonde nel “lungo teatro che è la propria esistenza”. Attraverso le parole ci si accosta all’anima dell’altro, attraverso riti ancestrali, perché “frammentando il nome di qualcuno si tocca il suo cuore”. I frammenti di vita che ricostruivano un passato si rivelano nelle pieghe di alcune protagoniste femminili, fiere e passionali: il turbinio di emozioni non ha età, la bellezza può essere nascosta nei visi innocenti o nella vecchiaia che ricalca una passione mai spenta per “prendere per un momento l’illusione dell’amore”. Tuttavia, la violenza efferata non esula dal fascino dell’ingenuità. Il ritmo incessante ed irrequieto delle vicende narrate si riempie a poco a poco di amori traditi e vendette, episodi sconcertanti che rivelano la pienezza di una vita a cui non si rinuncia e che si vuole perseguire a tutti i costi, anche attraverso amarezza e dolore.

Ilde Rampino