IIA di Flumeri, spunta una gru. Ma spariscono gli stipendi

Mentre si annunciano «due linee di nuove produzione per bus a gasolio ed elettrici», restano senza salario gli operai alla finestra in attesa dello sblocco ufficiale del Contratto di Sviluppo da 30 milioni. Fiom e Fim chiamano il Ministero e chiedono un incontro urgente

Rsu della IIA di Flumeri

Spunta una gru sulla IIA di Flumeri, ma spariscono gli stipendi. Così sostengono le rappresentanze sindacali che hanno chiesto un incontro urgente ai Ministerio competenti, Lavoro e Sviluppo Economico. Fim Cisl e Fiom Cgil hanno inviato una lettera al Vice Capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico, Giorgio Sorial, ponendo la questione dei pagamenti misteriosamente e improvvisamente interrotti. Il caso supera i confini provinciali di Valle Ufita e coinvolgono anche Bologna. L’avvio dei lavori di riparazione delle coperture aveva lasciato intendere novità all’orizzonte, che in realtà potranno arrivare solo dal Contratto di Sviluppo. Ci sono 95 operai al lavoro con 23 in trasferta rimasti senza salario. Al momento il problema riguarderebbe la liquidità, L’azienda avrebbe garantito una soluzione rapida nei prossimi giorni. Nel frattempo, il sindacato vuol vederci chiaro e ripropone la questione della ricapitalizzazione, mai risolta.

La sede del Ministero Sviluppo Economico

SOLO IERI L’ANNUNCIO DELLA SVOLTA. Il deputato pentastellato Generoso Maraia annuncia la ristrutturazione dello stabilimento. Due linee di produzione saranno realizzate nella fabbrica che da dieci anni attende un rilancio, dopo l’addio della Fiat e della Irisbus. Una riguarderà la produzione di bus a gasolio, l’altra svilupperà veicoli per il trasporto pubblico a trazione elettrica. Per ora ci sono le dichiarazioni del deputato pentastellato, nelle ore che seguono alla fiducia raccolta dal governo giallorosso. Al Ministero dello Sviluppo Economico adesso c’è Stefano Patuanelli, ma Maraia ricorda il lavoro compiuto dall’attuale titolare della Farnesina, Luigi Di Maio. Per Maraia la comparsa della gru sul tetto della Industria Italiana Autobus di Flumeri, tristemente famosa per le perdite di acqua piovana finite sui siti e i giornali italiani lo scorso inverno, rappresenta il segnale che la fine del tunnel è prossima per i 460 dipendenti in forza alla IIA nelle due sedi irpina ed emiliana.  Per Maraia il rilancio industriale nazionale in un settore portato dalla Fiat in Francia rappresenta una svolta importante dalle ricadute importanti. Per ora sono annunci, gru a parte. A Flumeri gli operai e i lavoratori attendono i risultati veri, l’attuazione dell’Accordo di Programma.

Il deputato pentastellato Generoso Maraia

AVVIATI I PRIMI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE IN ATTESA DEL CONTRATTO DI SVILUPPO DA 30 MILIONI. La ristrutturazione del tetto era stata anticipata nell’agosto scorso dal manager della IIA, Saverio Lopes. «È stato confermato l’impegno di Invitalia all’interno della compagine societaria, che permetterà di procedere con l’investimento di 30 milioni previsto dal Contratto di Sviluppo», aveva riferito la Cgil dopo l’incontro. «Per ciò che riguarda l’avvio della ristrutturazione, sia civile che industriale, l’azienda ha comunicato che questa dovrebbe avvenire a partire nel mese di settembre», hanno riferito le rappresentanze della Fiom. L’intervento è attualmente in corso. «Il progetto interessa anche la riattivazione della cataforesi con l’utilizzo di un’area maggiore rispetto al progetto iniziale», si puntualizza, dissipando le voci insistenti su un possibile scorporo dell’attuale perimetro industriale occupato dallo stabilimento. «Anche sul tema delle condizioni di lavoro è stato dedicato un approfondimento, nel quale è stata chiesta la massima attenzione nel pieno delle normative vigenti. A questo punto, diventa fondamentale la data di settembre, quando potranno vedere la luce gli investimenti previsti a partire dalla ristrutturazione del tetto».

Amedeo Lepore, ex Assessore regionale campano alle Attività Produttive interviene al Business Café promosso da Confindustria Avellino al Belsito Hotel nel 2016

CONTRATTO DI SVILUPPO ANNUNCIATO E POI CONGELATO PER QUASI TRE ANNI. La vera sfida a Flumeri è realizzare un Contratto di Sviluppo atteso da tre anni. Fu l’allora Assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore ad annunciarlo in una conferenza stampa a Napoli. “Il contratto di sviluppo è stato presentato dalla società Industria Italiana Autobus S.p.A. (nata nel 2014 dalla fusione dell’ex Bredamenarinibus S.p.A. e Irisbus Italia S.p.a ex Fiat Iveco di Flumeri) per la riattivazione del sito produttivo, ex Irisbus, di Flumeri, impegnato nella realizzazione di veicoli a motorizzazione anteriore e posteriore appartenenti al segmento dei mini-midibus”. La prima firma in calce a quel “Contratto” è del 21 settembre 2016. Nel gennaio di quest’anno è stato aggiornato alla luce del cambio di proprietà all’interno della Industria Italiana Autobus, confermando gli importi: 18.163.265,30 euro di cui 2.040.000 euro già erogati, “subordinatamente alla presentazione e alla positiva valutazione del nuovo piano industriale dell’impresa, da parte di Invitalia”, finalizzati al recupero e alla riqualificazione dello stabilimento ex Irisbus”, al netto della salvaguardia occupazionale. L’investimento “prevede il progressivo riassorbimento dalla CIGS, di circa 300 unità impiegate presso il sito di Flumeri (AV) e la conservazione, da parte della Industria Italiana Autobus S.p.A., di uno stratificato e localizzato know how nella produzione di autobus”, si leggeva solo un semestre fa. Oggi quei 20 milioni sono saliti a 31, ma restano ugualmente solo sulla carta, al netto dei lavori sbloccati in queste ore


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