Riemerge a Caselle in Pittari un abitato del IV secolo a.C

Si viveva in ampie case e si scriveva correttamente in greco e in osco. Un’équipe dell’Università degli Studi di Salerno, coordinata da Antonia Serritella, ha condotto la terza campagna di scavo nel sito archeologico salernitano, già individuato in località Laurelli agli inizi degli anni ’90. Attività in sinergia con i funzionari Anna Di Santo e Maria Tommasa Granese della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule

Riemerge a Caselle in Pittari un abitato del IV secolo a.C. Nel luglio scorso un’équipe dell’Università degli Studi di Salerno, coordinata da Antonia Serritella, ha condotto la terza campagna di scavo nel sito archeologico di Caselle in Pittari (SA), già individuato in località Laurelli agli inizi degli anni ’90 dall’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno. Le indagini, in regime di concessione del MIBAC, si sono svolte in sinergia con i funzionari Anna Di Santo e Maria Tommasa Granese della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule.

La Soprintendente Soprintendenza ABAP per le province di Salerno e Avellino Francesca Casule

Allo scavo hanno partecipato con forte entusiasmo gli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, della Magistrale in Archeologia e Culture Antiche e del Triennio in Beni Culturali  dell’Università degli Studi di Salerno. Un grande sostegno alla Missione Archeologica è stato offerto dall’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Giampiero Nuzzo, e dall’intera comunità locale. Le ricerche archeologiche, supportate da indagini geofisiche effettuate da Enzo Lapenna e Enzo Rizzo del CNR di Tito Scalo (PZ), hanno avuto l’obiettivo di approfondire le conoscenze dell’insediamento antico, attraverso l’acquisizione di dati utili alla ricostruzione dell’impianto generale dell’abitato e dello sviluppo planimetrico delle abitazioni. L’insediamento si estende su un ampio pianoro, delimitato da due corsi d’acqua. Nel complesso sono state messe in evidenza cinque abitazioni di grandi dimensioni, ampie fra i quattrocento e i settecento metri quadri, e una piccola struttura. Gli edifici sono inseriti in un tessuto viario regolare costituito da almeno due grandi arterie stradali nord/sud, intersecate perpendicolarmente da assi viari più piccoli. Le case, in ottimo stato di conservazione, sono organizzate intorno a un cortile scoperto su cui si aprono ambienti di forma e dimensioni variabili. Allo stato attuale delle ricerche è possibile affermare che il sito sia sorto nel corso del IV sec. a.C. e abbandonato intorno alla fine del secolo successivo, probabilmente in relazione al nuovo assetto territoriale della valle del Bussento in età romana e alla fondazione sulla costa della colonia di Buxentum.


Le attività del Caselle in Pittari Archeological Project possono essere seguite sulle piattaforme social: Facebook www.facebook.com/Casellein PittariArcheologia
Istagram caselleinpittari_archproject”.
È possibile visionare il trailer del documentario di Giuseppe Jepis Rivello all’indirizzo facebook.com/CaselleinPittariArcheologia/videos/498404513944810/


 

Ulteriori informazioni sul sito web www.ambientesa.beniculturali.it  info 089 318120 UFFICIO STAMPA Soprintendenza  ABAP di Salerno e Avellino / Funzionario Responsabile Dott. Michele Faiella/ email:[email protected]   – Per approfondimenti  I luoghi e gli eventi  www.beniculturali.it – Numero verde 800 99 11 99 –  MiBACT  su Youtube, Facebook e Twitter.


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